DEI RE. Di PORTOGALLO pressione «Ielle due Memorie, i cui autografi vennero arsi ‘ in presenza dei giudici del processo, c condannati alla prigionia gli avvocati che li aveano firmati. Nel giugno 1780 de Nesselrode, giunto a Lisbona, consegnò ai ministri portoghesi la dichiarazione dell' imperatrice delle Russie a favore del commercio in generale e della navigazione delle potenze neutre: ma essi,sempre coerènti al loro sistema di heutralità, ricusarono di dipartirsene col-P accedervi. Ripigliate in tale argomento le negoziazioni Panno 1782, il Portogallo accedette puramente e semplicemente all’alleanza del nord,mercè la convenzione i3 luglio di quelPanno, da esso segnata colla Russia. Le corti peraltro ili Versailles e di Madrid accusavano il Portogallo di parzialità verso P Inghilterra, e ne fecero anche rappresentanze molto energiche^che produssero il loro eifetto, c con decreto 3o agosto S. M.*F. vietò di ammettere nei suoi [torti i corsari di qualunque nazione essi fossero, e così pure e prede da essi fatte ; divieto che fu esteso anche ai vascelli da giierra, benché ciò non fosse formalmente espresso nel decreto, e in avvenire non dovettero più venire ammessi nei porti di Portogallo in permanente stazione. Il marchese crAlorna, già stato proclamato innocente jl 17 maggio 1777, non cessava di fare istanze presso la regina e il suo sposo perchè venisse rivedufo il processo della famiglia Tavora'e il decreto del tribunale delrinco/i-fìdenza la gennaio 17^9: la qual revisione;dopo essere stata lunga pezza differita, venne finalmente ingiunta con un decreto della regina 10 ottobre 1780, e a tal effetto nominati coinmissarii. Quanto ai gesuiti, a malgrado tutte le loro pratiche, e bencjiè dal re fortemente sostenuti, non poterono ottenere il favore di spurgarsi dalle odiose imputazioni di cui erano macchiati, nè quello di esser legalmente giudicati. Si narra dall’ autore delle Memorie del marchese di PombaU ché noi citiamo,benché la sua animosità contra qitcl ministro debba renderlo sospetto, che la regina tormentata da’suoi scrupoli non potea comportare la lentezza che gli eletti commissarii*doveano necessariamente porre in un’ informazione cosi complicata, e in cui dovrano figurare tanti testimoni; c che nel 3 aprile 1781 ella fece convocare alla mezzanotte i giudici-coramissarii, comandando loro con voce