434 CRONOLOGIA STORICA presenza delle molte sue vittime (i). Dopo aver (atto fronte per qualche tempo alla procella, si determinò il 4 marzo 1777 a dare la sua dimissione da tutti i suoi impieghi,che venne accettata, e gli fu frettolosamente accordato il permesso di ritirarsi a Pombal, come ne avea fatto istanza. Gli fu per altro della regina conservato il suo trattamento di segretario di stato, c vi unì pure una commenda dell1 ordine del Cristo. Immediatamente dopo fu nominato il visconte Ponte Lima a segretario di stato pel dipartimento degli affari interni del regno, unico posto che veramente coprisse il marchese di Pombal. Il giorno stesso in cui questi ebbe la sua dimissione, il principe di Bcira prese il titolo di principe del Brasile; di già l’infante don Pietro suo padre, marito della regina, godeva, giunta la legge, del titolo e degli onori di re,senza però dividere colla sua sposa P esercizio del supremo potere. • Di tutti i Portoghesi esiliati sotto il regno di Giuseppe, soli i gesuiti non furono richiamati dalla regina. Parecchi per altro di que’ religiosi che trovavansi in Italia «ransi affrettati di rientrare nella loro patria tosto giunse loro la nuova della morte «lei re: essi non vennero respinti, ma obbligati a ritirarsi nel monastero di Belem,per ivi vivere sotto gli ordini del supcriore c senza poter portare il lor abito. La regina Maria.poco dopo il suo esaltamento al trono, era stata presa dalla rosolia, e questa ritardò la cerimonia della sua acclamazione sino al i3 maggio. Ella vi si presentò con in mano uno scettro d’oro, e v’intervenne in privato il suo sposo.collocato alla sua sinistra,senza però prestare come gli altri Portoghesi il giuramento di fedeltà; e soltanto nei primi giorni del giugno seguente egli annunciò oflìcialinente agli altri sovrani di avere assunto il titolo di re. Veduto abbiamo continuare incessantemente le ostilità in America tra le truppe spagnuole e le portoghesi. Dopo vìve istanze di Maria, la regina vedova accon- • (i) Comparre dopo la morir ili Giuseppe I un aniso ostia tramenio seni» data, con cui esortava tra le altre cose sua figlia Maria di far grana a luci rei di stato ch'ella giudicasse meritevoli di sua clemenza.