38a CRONOLOGIA STORICA tessero disporre.scnza risparmiate neppure l’argenteria lidie chiese, non riserbando che quel solo che fosse rigorosamente necessario per I’ esercizio del culto. La quale misura proposta dal ministro Jovellanos gli attrasse l’odio del clero, e divenne ben presto la cagione segreta di sua caduta. Il Cardinal Lorenzana, arcivescovo di Toledo, voleva accompagnare Pio VI nel suo esilio sino in Francia; costretto ad abbandonar Parma, ritornò a Roma dopo aver in tal guisa soddisfatto al dovere della nazione spagnuola verso il capo della Chiesa. Ad istigazione dell’ambasciatore Truguct e del princi-cipe della Pace, Carlo IV con cedola del a3 marzo ingiunse a tutti gli emigrati francesi di lasciar Madrid nel termine di otto giorni e la penisola entro un mese. Ma in considerazione della loro sciagura permise ad essi di ritirarsi nell'isola di Majorica,ovc potrebbero ricever soccorsi dalle loro famiglie ed amici. Il marzo, il principe della Pace si dimise dal posto di primo ministro c da quello di sargente-maggiore delle guardie del corpo. Accettò il re questa doppia rinuncia con onorevole decreto pel suo favorito. Quest ultimo conservò tutta la sua influenza alla corte e il suo ascendente sullo spirilo del re, benehè dopo il suo matrimonio avesse perduto molto del suo credito presso la regina. Il ministro delle finanze Saavedra fu incaricato delle funzioni di primo ministro. Il marchese di Ruchena fu nominato sargente-maggio-rc delle guardie del corpo. Con altra cedola, in data d’Aranjncz il 28 marzo e firmata di pugno del re, vietò l’introduzione di merci inglesi ne’suoi Stati a contare dal i*° agosto, e permise quella delle merci francesi. Cabarrus da alcuni anni reclamava dei compensi per le perdite che avea sofferte per la sua lunga ed ingiusta detenzione. Al principio di aprile Carlo IV gli accordò sci milioni di reali (un milione e 5oo,ooo franchi) da levarsi in America: la qual concessione fu bentosto mutata in un privilegio d’introdurre in Ispagna una quantità sufliciciitc di merci proibite.seinprecchè i profitti sull’esenzione dai dazii ammontassero all'importo dell’indennità. Cabarrus vendette un tal privilegio alla compagnia delle Filippine,