DEI HE DI PORTOGALLO 44« diasse a contrariare le inclinazioni e le mire della regina , venne par altro da essa vivamente lamentato. Non lo avea abbandonato ua solo istante ne'suoi momenti estremi,« gli avea prodigato tutte le attestazioni del più tenero allctto. Allorché lo perdette, se ne risenti sensibilmente la sua sa-. Iute: si mostrò disposta a ritirarsi, ricusò occuparsi degli affari e non si rese accessibile che al suo confessore e a don Gio: di Braganza duca di Lafocns. Si allontanò anche per qualche tempo da Lisbona, r 1 dizione de- Jei primogenito, da lei prima am iglio e che se ne mostrava degno per le prerogative da lui manifestate. Il 2 agosto 1786, avendo ella riprese le redini del governo, vietò l'introduzione dei nastri larghi procedenti dal* Pesterò, e nel mese stesso nominò inquisitor generale l’arcivescovo di Tessalonica, di lei confessore, die godeva di tutta la sua confidenza. Questo prelato di oscuri natali, conosciuto per ('avanti'sotto il nome di fra Ignazio di Cae-tano, era stato tratto dall’oscurità di un chiostro.dal marchese di Pombal. Egli nel 21 agosto 1787 venne ammesso al consiglio come il principe del Brasile, e nel settembre successivo gli fu dalla regina conferito assoluto potere sovra tutti i tribunali del regno, lo che parificavaio ad un secretario di stato. Nel dì 11 settembre 1787 una convenzione che stabiliva perfetta eguaglianza nelle successioni rapporto ai sudditi respettivi tra il Portogallo c la Sardegna soppresse reciprocamente il diritto di albinaggio. In quel torno di tempo si scoprì a Goa una cospirazione in cui entravano moltissime famiglie indiane, sdegnate per essere stato posto di nuovo in vigore il tribunale dell’inquisizione, ma coll'arresto del maresciallo di campo Coriega,che n'era il capo,essa fu agevolmente soffocata. La morte del re don Pedro non avea già fatto sparire i germi tutti di dissensione. La corte era dtvisa tra de Pinto e il confessore della regina da un lato e Mello ministro degli affari esteri e Ponte di Lima dall'altro; i quali studiavano vicendevolmente di abbattersi. Durante il quale conflitto s’ incrociavano c procuravano nuocersi tutte le ;li affari durante la sua assenza Brasile, di P.r III.* T.° 111.“ 28*