3yo CRONOLOGIA STOBICA levar prontamente gl’imbarazzi dal lìsco spagnuolo , .portati al colmo per 1 interruzione del commercio dell' America. Con regia ordinanza del mese di marzo si ingiunse a tutti i preti, monaci ec., che si trovavano a Madrid c nella residenza della Corte, a ritornare nelle lor diocesi respetti-vc e ripigliare le loro funzioni ecclesiastiche nello spazio di un mese, sotto cominatoria di forte ammenda e di ancor più grave punizione. Gl’ Inglesi con una flotta di quattordici vascelli bloccarono di nuovo Cadice. Ma nel tempo stesso gliSpagnuoli predarono loro una fregata, due brigantini c una galera, u-sciti di Gibilterra e carichi di viveri per Malion. In mezzo alla sciagura generale, il principe della Tace ricevette dalla corte un nuovo favore, essendosi per lui creata la carica allora quasi sconosciuta ili Ispagna di grande ammiraglio. Il brillante stato della sua colossale fortuna gli permise di far dono di considerevolissima somma a suo cognato il marchese di lìranciforte, ex vice-re del Messico. 11 3i marzo si segnò a Mckincz tra la Spagna e il re di Marocco un trattato di pace, di commercio,pesca e navigazione in tTcntacinquc articoli. Gli Spagnuoli e gl’insulari delle Canarie avrebbero diritto di pesca nei mari al nord di S. Croce di ISarbaria. 1 marinai ed riletti dei Marocchini, predati sui vascelli di nazioni in guerra colIaSpa-ua, sarebbero restituiti senza riscatto e reciprocamente. I bastimenti ed eliciti marocchini catturati da una potenza in guerra con Marocco non potrebbero esser venduti nei porti della Spagna: anche per questa condizione eguale reciprocità. Gii schiavi cristiani di qualunque nazione fossero, che essendosi sottratti alla loro cattività avessero trovato asilo su legni spagnuoli o nei forti e piazze che teneva S. ALC. sulla spiaggia d’ Africa, non potrebbero essere reclamati «lai loro padroni. La compagnia delle Cinque Jurandcs di Madrid continuerebbe a godere del privilegio esclusivo di estrar granaglie da Marocco mercé il porto di Darbeyda. Nel caso di rottura tra le potenze contraenti, i prigionieri non si considererebbero come schiavi, ma trattati e scambiati come i prigionieri di guerra respettivi delle nazioni europee tra loro. Il quale trattato, opera del ministro Urquijo,c la