-223- Il Gran Vizir, temendo sorprese nel corso dell'inverno, -volle svernare sotto le mura perchè tutto quanto fosse pronto per riprendere gli attacchi nella primavera e far finalmente ca­pitolare la città. Nell'estate 1667 ad Alessandro VII era succeduto nel trono di Pietro Clemente IX di casa Rospigliosi che si dimo­strò subito molto meglio disposto verso la Repubblica del suo predecessore. Egli interessò Luigi XIV e Filippo IV ad inviare soccorsi a Candia o quanto meno di ottenere un armistizio. Egli concesse in parti tempo 50 mila scudi, polvere e truppe per Candia. Cercò di persuadere il Duca di Savoia a lasciare a Candia il Marchese Villa Comandante del presidio della Piazza . ed inviò in Levante le sue galere, quelle di Napoli, di Sicilia ·e di Malta e il Priore Bichi. Anche questa volta la Repubblica di Genova rifiutò al Pontefice le sue galere per l'eterna que­stione della precedenza con quelle di Malta. Anche il Gran­duca di Toscana non volle concederle perchè doveva « mandare « a pigliar le sete a Messina per i lavori di Fiorenza » (1). Nell'inverno 1667-68 i Veneziani mandarono a reclutare truppe nelle isole dell'Arcipelago e rinforzarono le difese della città di Candia, scavando trincee, ridotte, ecc., mentre in Eu­ropa si diffondevano ovunque le notizie dell' epica difesa di Candia ed altri soccorsi pervenivano alla disgraziata città. Il Duca di Lorena assoldò truppe per 20 mila scudi, l'Impera­tore concesse 3600 uomini con Enrico Ulrico di Chimensech, il Granduca di Toscana un reggimento. Abbondanti provviste di polveri furono concesse dai Lucchesi e da alcuni Stati della Germania. Il Duca di Savoia invece, visto che la Repubblica continuava a non voler rinunziare a suo favore al titolo di Re di Cipro, volle che il Marchese Villa lasciasse il servizio della Repubblica, che fu costretta cosÌ ad affidare il comando delle truppe al Marchese Alessandro du Puy di Sant'Andrea Mont­brun che però (( aveva i talenti e la esperienza dei maggiori (( Capitani» (2). (I) NANI: Opera citata. Libro VII, pago 671. (2) LAUGIER: Storia della Repubblica di Venezia. Tomo XII, pago 54.