DI BRUNSWICK-WOLFENBUTTEL i75 vedere nell’opera italiana, che fece sempre rappresentare gratuitamente, non che nei gran balli che dava ai cittadini di Brunswick. Presiedeva egli stesso alle tenute del suo consiglio intimo, s’instruiva di tutto, e manteneva una operosissima corrispondenza. Scriveva Mirabeau a quell’ e-poca rapporto al duca: » Il sup aspetto annuncia profondità c sagacia; parla con precisione ed eleganza; è prodigiosamente laborioso, istruito c perspicace. Immense sono le sue corrispondenze, e non possono ascriversi se non per la considerazione in cui è tenuta la sua persona, non essendo ricco abbastanza per rimunerare cosi numerosi corrispondenti; e pochi sono i gabinetti al pari di lui illuminati. Sottoponendosi religiosamente alla sua condizione di sovrano, scorse che il suo primo appoggio dovea essere 1’ economia. Madamigella di Hartfeld, di lui favorita, è la donna la più ragionevole della sua corte; c questa scelta è talmente conveniente, clic al mostrar che ultimamente fece il duca qualche tendenza ad altra donna, la duchessa sua sposa si unì a madamigella di Hartfeld per allontanamelo.« Dal linguaggio pacifico del duca,opinava Mirabeau che in lui non allignasse veruna ambizione, e che del pari fossero pacifici i suoi sentimenti. Già avea detto il duca-che l’uomo di senno non mai compromette la propria riputazione in una carriera così rischiosa, ove possa iarne a meno. Peraltro Carlo-Guglielmo avventurò in seguito la sua riputazione in due campagne clic potea esimersi d’imprendere, e, ciò eli’è peggio, in cui la sua riputazione fu per sempre macchiata. Ciò nonostante vuoisi che nel 1787,allorché il nuovo re di Prussia Federico-Guglielmo II volea sottoporre gli Olandesi alle viste ambiziose di sua sorella, sposa dello statolder, il duca di Brunswick, che inclinava al partito francese, opinò contro la guerra,e consigliò di praticare le vie della dolcezza. Ma questo consiglio, se è vero eh’ci lo desse, non fu altrimenti ascoltato. Il re di Prussia, sospettoso per carattere, non amava uomini che dessero nell occhio, quali si erano il principe Enrico c il duca di Brunswick : egli avvanzò quest’ ultimo al grado di gran maresciallo, senza però concedergli veruna influenza sugli affari pubblici. A lui per altro confidò il suo disegno d’invasione.