D’ ALEMAGNA io3 di quegli uomini clic profittavano delle ricchezze del clero, 0 appartenevano a quella classe per vincoli di antica affezione. Se Giuseppe se ne fosse astenuto, avrebbe potuto contare sull’aiuto di una parte della nazione; ma fermo nel suo sistema di riforme, attaccò pure le costituzioni dei Paesi-Bassi, e vi sostituì forme di governo bensì più semplici ma meno libere e che meno garantivano i diritti degli abitanti. Alla sua esaltazione avea giurato di mantenere quelle costituzioni, nè poteva mutarle se non col consentimento degli Stati rappresentanti la nazione. L’imperatore al contrario non avea neppur degnato avvertirli:e più ancora nè 1 suoi ministri nè i governatori delle provincie erano stati menomamente prevenuti dei mutamenti eli’ egli avea meditati. Tale condotta urtò il buon senso dei Belgi: la nobiltà, clic trovava fiaccati i propri privilegi, brigò per rientrare al possesso delle sue giurisdizioni signoriali. Giuseppe, irritato perché gli Stati del Brabantc aveano ricusato i sussidii, soppresso il nuovo seminario generale di Lovanio, rimandati i professori stranieri, decretato il pagamento delle tasse e reclamata la garanzia degli altri sovrani per la conservazione della loro costituzione, marciar fece milizie, e richiese un’obbedienza passiva, prima di occuparsi deljc querele clic gli vennero fatte da una deputazione. Era domandar troppo ad un popolo cui crasi promesso di rispettarne la libertà. V’ebbero alcune ostilità tra gli Austriaci cd i Belgi nel settembre 1787; ma siccome iì governator generale era stato autorizzato a rivocare le nuove ordinanze cd a ristabilire la carta, gli abitanti mostraronsi disposti a dimenticare le loro lagnanze. Ma Giuseppe non rimase lunga pezza fermo in quel sistema di moderazione : nell’ottobre egli inviò altro incaricato di potere ed altro comandante militare, rivocò le decisioni del presidente, e ^ordinò il repristinamento del seminario generale. I Belgi, vedendosi trattati in tal guisa, si ribellarono di nuovo; gli Austriaci fecero fuoco sul popolo, chiusero l’università di Lovanio, c i collegi di Anversa c Malines, c circondarono anche la sala dell1 assemblea generale degli Stati convocati dall’ incaricato del potere. Il governo austriaco fece ancora di più: soppresse il dì 18 giugno 1789 la carta di gioiosa cn-