DEI PAESI-BASSI 79 blicani tentavano un1 invasione nella Fiandra. Le città frontiere furono attaccate, tolte di forza, e riprese : d1 arabe le parti combattcvasi con orribile sterminio e furor pari. L’inverno del 1794 fu segnalato da vantaggi e da perdite in ambi gli eserciti. A vieppiù accrescere il coraggio dei propri soldati accorse in persona l’imperatore F'rancesco IL Egli giunse a Brusselles il 9 aprile 179^ si recò quindi in mezzo alle sue armate, cui passò in rivista il giorno 16, la concentrò tra la Sambra c l’Escaut per aprir la campagna coll’ assedio di Landrecies, la fece investire il 17, e il 21 nc fece aprire alla sua presenza la trincea. Fu solennizzata la sua inaugurazione in Brusselles il 23, durante le operazioni dell’assedio, ed egli accolse la capitolazione di Landrecies il giorno 3o. Mentre questa città cedeva alla superiorità del nemico, Courtray cadeva il 26 aprile in poter dei Francesi, e bentosto tutta la Fiandra stava per essere soggiogata dalle loro armi trionfatrici. L’imperatore, accompagnato dal principe di Coburgo. si recò colà, c fu testimonio egli stesso della compiuta sconfitta delle sue truppe e del clamoroso trionfo dei repubblicani nel giorno 29 dello stesso mese. A questo trionfo tenne dietro la total perdita delle provincie dei Paesi-Bassi. Tutte le forze combinate degli alleati doveano riunirsi per attaccar ad un tempo su tutti i punti 1’ esercito francese e costringerlo a ritirarsi dalla Fiandra. Il dì 17 maggio 1’ armata imperiale marciò in cinque colonne per effettuare sì grande operazione, ma più facile era a desiderarsi clic non a conseguirsi il buon successo. Questo piano, tanto ben combinato, fallì assolutamente il suo scopo, e invece di una vittoria gli alleati non riportarono che orrenda sconfitta. Più ancora fatale all’Austria si fu la giornata del 22, in cui si vide tolte tutte le sue batterie, battute e disperse le sue armate, coperto di morti il campo di battaglia, e una generale costernazione succeduta alle più brillanti speranze. Invano l’imperatore avea in persona animate le milizie; stando a cavallo in mezzo ai combattenti, egli non abbandonò quella scena sanguinosa se non al momento in cui la vittoria erasi già collocata dal lato nemico, c soltanto alle