DI GINEVRA s83 gistrati Jeposti nel 1734. 11 regolamento fu approvato dai tltie consigli,ed accettato quasi ad unanimità nel consiglio generale dell'8 maggio 1738. Nel febbraio di quest'anno, e per compiacere ai mediatori, nominatamente al conte di Lautrec, il consiglio a malgrado le rappresentanze della compagnia dei pastori di una parte dei cittadini permise ad una ciurma di commedianti di tener teatro nella citta; lacchè era senza esempio nei fasti della repubblica. Nel 1742 penetrò in Savoja un’armata spagnuola capitanata dall' infante don Filippo, e per tre anni tenne i Ginevrini in varie precauzioni. Due nuovi trattati garantirono pienamente la sicurezza al di fuori, l’uno conchiuso nel 1749 per regolamenti di limiti ed altri oggetti particolari relativamente alla Francia, che dal 1679 teneva un residente in Ginevra, e l’altro nel 1754 col re di Sardegna, che come duca di Savoja riconosceva soltanto allora la dipendenza della repubblica di Ginevra, cui egli solo era in grado di contrastare. Ala segnata appena la pace, si videro rinascere gli opposti sentimenti ed interessi tanto comuni nei governi popolari, e che erano rimasti in Ginevra sospesi sino a che si ebbe a temer qualche cosa per parte di un nemico esterno. Nel corso di tali continue dispute sugli abusi, divisione ed equilibro dei poteri, si rimise in voga la dottrina che proscriveva ogni distinzione, e che tendeva a collocare nelle mani della moltitudine il potere di cui essa non usò mai con saggezza e moderazione. Nel 1763 il partito popolare riguardò come un desiderio marcato di umiliare la cittadinanza il giudizio proferito dal consiglio contro due opere di Gian-Jacopo Rousseau, cioè 1 tniilio e il Contralto sociale, come tendente a distruggere i fondamenti della religione cristiana ed a rovesciare tutti ¡governi; le quali due opere vennero pubblicamente lacerate, e proscritto il loro autore dalla sua città natale. (ili abitanti non dissimularono il loro malcontento, cui Rousseau studiava vieppiù esaltare, e si videro scritti dal -l’una e l’altra parte. Sulla fine del 1763 parve che la popolare agitazione si calmasse alquanto: ina durarono ancora per sei anni le discussioni che di tratto in tratto sorgevano.