1 IO CRONOLOGIA STORICA La tranquilla fu per il momento ristabilita nei Paesi-Bassi; ma ben altri importanti alfari richiamarono subito dopo l’attenzione dell1 imperatore. Egli colla capitolazione imperiale erasi obbligato di difendere i diritti dei principi d’Alemagna su diversi possedimenti situati nelle provincie francesi, e quindi con lettera 14 decembre 1790 indiritta al re di Francia avea egli reclamato contra la soppressione di que’diritti, ch’era stata ordinata dall’assemblea nazionale. Rispose il governo francese non esser quello argomento che riguardasse l’impero, e nel tempo stesso offerse inden-nizzazioni alle parti lese. Ma i principi, ch’erano ben lungi dal prevedere la conseguenza della rivoluzione francese, non che accettare la indennizzazione, persuasero l’imperatore nuovamente a reclamare. Leopoldo scrisse di fatti una altra volta, il 3 decembre 1791: la risposta cui diede la Francia fu simile alla prima ; e questa volta alcuni accettarono le indennità offerte, se non che la rapidità con cui si succedettero gli avvenimenti avea fatto lor perdere il frutto della propria prudenza. Di giorno in giorno rendevasi più critica la situazione della famiglia reale di Francia. Leopoldo avea ritirato dalle vicinanze del regno le sue truppe, ma si adoperava secretamente a formare un’ allenza clic col mezzo delle baionette straniere dovesse rovesciar 1’ opera dell’ assemblea costituente , a quella guisa che le truppe austriache aveano distrutto nei Paesi-Bassi P opera del congresso belgio. Assicura Bertrand de Molleville nella sua Storia della Rivo-fazione, che Leopoldo inviò al re di Francia il piano dell’alleanza con note marginali scritte di propria mano. Egli dovea far avvicinare 35 mila uomini dalle frontiere al nord della Francia, mentre i5 mila imperiali si addentrerebbero nell’Alsazia; analoghi contingenti doveano somministrare le altre potenze; ma, per non inasprire l’irritazione dei dema-gogi francesi contra la regina, l’imperatore non dovea comparire alla testa della lega, la quale dovea cominciare a porre in pratica i suoi disegni sulla fine di luglio. Questo piano fu fermato a Mantova il 20 maggio 1791 durante il viaggio che fece Leopoldo in Italia per inaugurare 1’ arciduca Irancesco in qualità di gran duca di foscana. Egli disse all’inviato francese che recava questo piano a Luigi XVI,