CRONOLOGIA STORICA la monarchia,lo sciogliessero dall’eseguire quel trattato;«; quindi non pose verun inciampo ai disegni ambiziosi di Caterina ; anzi più tardi rivolse le sfesse sue armi contro gl’ infelici Polacchi, e divise colla Russia le spoglie di un paese presso il quale era stato in tanta stima di sperare la sua protezione. Nell’agosto 1791 Federico-Guglielmo ebbe coll?impe-rator d’Austria il famoso abboccamento di Pilnitz,in cui fu decisa la spedizione contra Francia, condncendo seco il suo primogenito. Fu però soltanto il 7 febbraio 1792 ch’egli contrasse un’alleanza con l’Austria pel mantenimento della costituzione dell’impero, per estirpare i principii rivoluzionari, e per determinare un’altra costituzione in Polonia. Federico-Guglielmo entrò in campagna nel giugno seguente, avendo fatto marciare al Reno 5o,000 uomini sotto f;li ordini del duca di Brunswick, che dicesi essersi in sul-c prime dichiarato contrario a quella guerra. Esisteva in Prussia un altro partito che non avea sentimenti ostili contro i Francesi; quello cioè del principe Enrico, zio del re. Questo principe, negletto e quasi maltrattato da Federico II, suo fratello, avea sperato godere di maggior influenza sotto il nipote; ma questi,non amando più del suo precessore dividere la propria autorità, non avea accordato al principe Enrico se non se onori ed un aumento di rendite, lasciandolo annoiarsi come prima nel castello di Rhein-sberg. I cortigiani,vedendo lo stato di abbandono in cui Io lasciava il sovrano, non si davano cura di corteggiarlo; di guisa che debolissimo rimaneva il partito del principe Enrico. Dicesi che, annoiato questo principe dal suo isolamento,avesse intenzione di ritirarsi in Francia, allorché scoppiarono colà le turbolenze. Il re giunse in breve a Coblentz, cd il duca di Brunswick colla solita sua piacevolezza promulgò il famoso manifesto,che invece di rendere sommessi esacerbò i Francesi, e gli indusse sull’istante a prendere le più vigorose misure a difesa della patria. Assicurasi cheFederico-Guglielmo, nel dichiarar la guerra ai Francesi, era unicamente animato dal desiderio di repristinare Luigi XVI sovra un trono rivestito di potere assoluto, nè aver avuto in questa spedizione verun disegno di conquista.