DEI BAESI-BASSI quanto clic il sovrano in questa inaugurazione giurava rispetto a tutti i privilegi comuni o particolari ai «inferenti stati, e che per altra parte queste prerogative erano altrettanti titoli acquistati coi trattati nelle crisi politiche che avevano alterata o cangiata la forma del governo in una lunga successione di secoli. Nel la gennaio 1781, Giuseppe II confermò l’arciduchessa Maria Cristina ed il di lei sposo, il duca Alberto, nel comando generale dei Paesi-Bassi, e loro ingiunse di amministrare queste provincie secondo le forme stabilite. Ma ?|iicsto prìncipe, imbevuto delle nuove dottrine, avea grande acilità nel fare innovazioni. Il suo animo, nobile e puro, meditava certamente riforme e cangiamenti per giungere ad uno stato migliore, per distruggere gli abusi, che però non si debbono attaccare che assai prudentemente, perché, quantunque separatamente appariscano odiosi, sono però Compensati dai vantaggi delle istituzioni, dalle quali sono in nualche modo inseparabili. Queste riflessioni, suggerite dal- I esperienza dovevano tanto più garantire l’imperatore dall’espansione filosofica,, quanto che egli andava colle sue improvvise innovazioni a fornire pretesti, onde ribellarsi, a popoli d’un carattere naturalmente turbolento, ombroso, intollerante di freno, e che spesso cercava la libertà fino negli eccessi della licenza. Nel 12 novembre 1781, i tribunali e l’università di Lovanio ricevettero un dispaccio che comandava in favore dei protestanti una tolleranza, che fino allora uno zelo aspro e severo avea fatto considerare siccome una concessione pusillanime verso settarii pericolosi. I Belgi reclamarono presso il sovrano, il quale, con ordini più imperiosi, confermava le precedenti sue disposizioni. Lna sorda inquietudine cominciava a fermentare, allorché si seppe che il disegno di Giuseppe II era di assolvere gli ordini religiosi da ogni dipendenza verso i loro generali e superiori ecclesiastici stranieri, c che proibiva di ricorrere all’autorità del sovrano pontefice per ottenere le dispense degli impedimenti dirimenti dii matrimonio, ordinando che i vescovi accorderebbero tali dispense di loro propria autorità. Nel i5 marzo 1782 l’arcivescovo di Malines innalzò le sue lagnanze ai piedi del trono: « La religione, diceva p. iii.j t. n. 4