DELL'OLANDA 3j zata : il furore Ji parte non rispettava più nulla. Amsterdam stava per divenire il teatro della guerra civile, la quale finalmente scoppiò nel 28 maggio. Nel 29, i patriot-ti e gli statoideriani, animati da implacabile odio, si uccidevano scambievolmente; il massacro dei cittadini, più di trenta case rovesciate e distrutte, immersero questa immensa popolazione nella costernazione e nel lutto. Tanto sangue sparso per servire alla vendetta od »D'ambizione di ÌjuaTche capo audace, lunge dai calmare le passioni non ece che inasprirle. Lo statolder avea sofferto gli oltraggi, il disprezzo alla sua autorità, la distruzione de’suoi privilegi, l'usurpo de’suoi diritti, nella speranza d’ una riconciliazione e d’ un ritorno a tutti i doveri; ma quando vide che nulla avrebbe potuto ricondurre i ribelli, si lamentò quale sovrano, nel 3 luglio, degli attentati contro il potere e della licenza dei rivoluzionari, intimò agli stati d’O-landa di rendergli il suo codiando all’ Aja, invitò tutte le provincie a riunirsi a lui per ristabilire 1’ unione, c nel 7 dello stesso mese si pose alla testa delle truppe ad Amer-sford. La principessa d’ Orangc crasi recata sola all’ Aja per assicurarsi della pubblica opinione, e prepararvi gli spirili al ritorno del suo augusto sposo^ ina sino dal 28 giugno essa era stata arrestata dai ribelli, distante una lega da Gouda , e forzata a ritirarsi a Nimcga. Questo oltraggio alla sposa del capo del'governo; questo atto attentato-rio a tutti i diritti del sovrano, fu il segnale d' una guerra tanto meno dubbia in quanto che il re di Prussia non poteva starsene tranquillo spettatore d1 un avvenimento che comprometteva l'onore della sua casa e la sicurezza di sua sorella. Sul rifiuto della soddisfazione di’ egli domandò a-gli Stati, egli ordinò nel 19 luglio alle sue truppe di invadere 1' Olanda. Ventimila Prussiani vi entrarono nel 12 settembre, ed iu pochi giorni ne fecero la conquista. Lo statolder fu ristabilito ili tutti i suoi diritti, e riprese il suo luogo negli Stati; tutte le autorità furono purgate dei rivoluzionar» che le avevano usuipate, ed i funzionarli destituiti dall' anarchia furono richiamati. La sola città d' Amsterdam inalberava ancora lo stendardo della rivolta, e rifiutava di aprire le sue porte al vincitoic. Il duca di Bmiiiwick ne incominciò I' asiediu