CRONOLOGIA STORICA DI MAGONZA corso in abitudine di veder più sedi coperte dallo stesso prelato, in onta agli antichi divieti della Chiesa. Sino a tanto clic durò la pace, fu agevolissimo di amministrare tre sedi in una volta; ma nel corso dei primi conquisti dei Francesi nè 1’ arcivcsco nè il suo coadiutore valsero a provvedere alla sicurezza di una sola. A Magonza gli animi trovavansi in agitazione, e vi furono moltissimi che coi lor voti invocarono una riforma del governo e dèlie istituzioni dello stato. All’avvicinarsi delle truppe francesi i due prelati abbandonarono le loro sedi, lasciando Magonza in preda alle invasioni. Nel 1792 era già stata occupata dai Prussiani,che furono obbligati consegnarla all’armata d’invasione; ma dopo lungo assedio la ritolsero. La parte dell’ arcivescovato posta sulla sponda sinistra del Reno non cessò per molt’ anni di essere posta a sacco dalla guerra, sino a che poi fu definitivamente occupata dai Francesi, coll’ intenzione di conservarla e farne un capo-dipar-tiinento, detto del Mont-Tonnerre. All’arcivescovo non rimaneva che una porzione sulla riva destra, di cui alcuni distretti erano stati compresi nella linea di neutralità segnata dalla Prussia di concerto colla Francia. Parve che la sede di Magonza acquistasse un poco di energia alla vista dei meschini avanzi clic rimanevano in suo potere, e nel 22 marzo 1797 il coadiutore fece alla dieta di Ratisbona una specie di dichiarazione, con cui esprimeva il desiderio di veder affidato all’ arciduca Carlo un poter dittatorio, per autorizzarlo anche ad armare tutta la popolazione in massa cd opporsi alle nuove invasioni; ma siccome i governi alemanni non conoscevano ancora I’ arte di rendere popolare la loro causa, non si diede verun peso a quella dichiarazione,la quale probabilmente non avrebbe ottenuto verun effetto. Lo smembramento dell’ arcivescovato di Magonza fu ratificato dal trattato di Luneville, c l’arcivescovo fu confinato a quanto gli rimaneva sulla sponda destra del Reno, colla debole speranza di ottenere un compenso per parte della dieta che stava per radunarsi. Egli non sopravvisse alla conclusione della pace che gli toglieva la propria sede, morto essendoFederico-Carlo-Giuseppe in Ascheffenburgo il 25 luglio 1802.Nella sua qualità di primate di Alemagna, egli avea consacrato i tre imperatori Giuseppe, Leopoldo e Francesco.