DEI PAESI-BASSI 7. stiche ed alla soppressione delle case religiose. Egli riorganizzò il gran consiglio di Hainaut, e coll' atto 29 marzo accordò ai tribunali la facoltà di presentare tre candidati per occuparvi i posti. Con quest’ atto rcndevansi pure inamovibili gl’impieghi dei giudici nelle corti superiori. Dopo Ipnghi dibattimenti civili, resta sempre in mezzo ad un popolo che ne fu lungamente in preda una folla di quegli nomini i quali.usciti dalla primitiva loro condizione, si son fatto un bisogno dei torbidi dello stato. Nel Belgio sussisteva un focolare di rivoluzione, e se le leggi lentamente ripigliavano il loro impero, lo facevano ili mezzo ad inquietudini, agitazioni e ribeUamrnti. I buoni spiriti attendevano impazientemente P arrivo dei governatori generali, colla speranza la loro presenza ponesse un termine alle mence ed agli sforzi della malevolenza. Comparve final-mene questo giorno cosi sospirato. Nel il giugno 1791 le LL. AA. BK. giunsero a Brusselles, e ne segui P inaugurazione il giorno 3o, che venne il 6 luglio solennemente celebrata a Gand. Al conte di Mercy-Argenteau venne sostituito nel ministero il conte di Mettermeli, che P8 luglio giunse nella capitale del Belgio. Celebrossi sucecsiivamente P inaugurazione di S. M., giusta le antiche forme, a Malines, Ypres, Tournay, Namur e Buremonde; e vennero di nuovo con-fennati"alla nazione i suoi privilegi, statuti, diritti e costumanze, come furono repristinati in tutte le loro attribuzioni i consigli generali, giusta le forinole eh’ erano state in vigore sino ai 1780. Pareva che tutto dovesse ricondurre la calma e consolidare la pace tra sudditi e sovrano. Leopoldo avea mantenuti tutti i suoi impegni, rispettati tutti i privilegi della nazione, e sacrificato anche gl’ interessi del trono alla felicità dei popoli dei Paesi-Bassi. La maggior parte della nazione faceva giustizia alle sue virtù, alla sua equità ed alle sue viste benefiche: i soli Stati del Brabante si trovavano sempre in opposizione col governo. e colla lentezza o resistenza tentavano di rendere inutili le sue misure più sag-gie e le più proprie a far dimenticare i mali passati. Finalmente i governatori generali, stanchi degli inciampi che arrestavano del continuo la marcia dell’ amministra-