DEI MORI DI SPAGNA 38j senza, e riparò le devastazioni commesse dai Normanni. Per proteggere le sue provincie marittime, ordinò si costruisse un maggior numero di vascelli a Cadice, a Cartagena ed a Tarragona, e diede la carica di ammiraglio a Yacoub abou Kosa, uno dei suoi figli. Stabilì pure in tutti i governi militari della Spagna un saheb al-barid (comandante delle poste) con un certo numero di corrieri a cavallo,incaricati di recare colla maggiore speditezza gli ordini del sovrano eie nuove delle provincie. L’anno 232 e parte del susseguente (847),v’ebbe nella Spagna una sì granile siccità, che perir fece le truppe e bruciò le raccolte. A ijucsto flagello univasi uno sciame di locuste venute d’Africa, le quali finirono di divorare quanto era rimasto sui campi. Gran numero di abitanti, spinti dalla fame e dalla miseria, passarono nel regno di Fez, ove il frumento era a basso prezzo. Abdel-rahman, per sollevare tutti i suoi sudditi, li esentò dalla decima, e ad oggetto di occupare e mantenere la classe indigente, sempre pericolosa nelle circostanze diffìcili, continuò ad abbandonarsi al suo gusto per le fabbriche o col far riparare gli antichi monumenti o coll’crigerc nuovi edifizii. Fece pure selciare le vie di Cordova l’anno 236 (85o-5t). Le sciagure dei tempi e il timore dei Normanni sospesero per qualche anno le ostilità che tra’ Mussulmani e Cristiani ferveano. Alla primavera dell’anno 237 (852) Abdel-rahman, convocati in Cordova i wali, i cadì, i consiglieri di stato, i cheikhi e i generali, dichiarò erede del trono il proprio figlio Mohammed, e volle tutta l’assemblea, in cui trovavansi gli altri suoi figli, giurasse fedeltà a quel principe. In tale occasione v’ebbero feste ed allegrezze tanto alla corte che nella capitale e nelle provincie; gli uffìziali civili e militari ricevettero presenti, gratificazioni i soldati, abbondanti limosino i poveri, e i luoghi più distanti, i più miseri villaggi parteciparono all’allegrezza generale ea alla generosità del monarca. Morì Abdel-rahman il giovedì 27 safar a38 (18 agosto 852) dopo breve malattia, in cui conservò sempre sino all’ultimo momento la sua tranquillità di spirito, il sereno suo volto, la dolcezza ed affabilità del suo carattere . Contava allora 65 anni, 3 mesi, cil avea onorato il trono 3i anno, 3 IV 1IL" T. II. 25