DELLA SVIZZERA 265 faceva minori sforzi per ¡smuovere la costanza di quella di Berna; ed era fortemente sostenuta nel consiglio sovrano di Berna dal partito che aveva a capo il tesoriere Frisching. Il venerando magistrato Steiguer,che a grandi talenti e riputazione univa una fermezza irremovibile,* consigliava al contrario una resistenza che credeva certamente possibile, o almeno comandata dal dovere e dall’ onore nazionale Ei giunse ad ispirare la stessa forza d'animo a 96 dei suoi colleghi nei due consigli, ed essi votarono con lui contra Vultimatum dei Francesi. . Dal conflitto delle opinioni che dividevano il consiglio non potea risultarne che mali. Continuamente fluttuavasi tra l’energia e la debolezza, e perdevasi tutto il vantaggio del rigore e quello pure della condiscendenza. Avanti però il finire di febbraio, si fissarono gli spiriti, e tutto cedette al grido dell’onore e della libertà, che ripete vasi dalla capitale sino entro le solitarie vallate delle Alpi. Circa 20,000 uomini erajjo stati posti sull’armi, avendo a loro capo M. d'Erlach (THindelbank, che avea servito ¡n Francia ed era divenuto maresciallo di campo; generale egualmente stimato clic amato. La fedele legione dei Vaudesi, un corpo di 2,000 uomini degli Ormondi, vallata centigua al paese di Vaud; un corpo di ussari nuovamente levati e i5o dragoni per tutta cavalleria ; tale era la forza di un’armata clic do-vea difendere una posizione estesissima tra l’armata di Brunella cui era stretta dal lato di Vaud, e quella di Shauen-bourg,che marciava sopra Salura, minacciando d’incendiar la città ove non si rendesse, e di passare la guarnigione a iil di spada. n I piccoli cantoni, nella nobile loro ignoranza delle cose di questo mondo, inviarono il lor contingente a Berna; e questi soldati religiosi, al Loro giungere sulla pubblica piazza,inginocchiatisi davanti la chiesa, dissero: Noi non temiamo le armate di Francia; siamo già 4oo, e se questi non bastano,siamo pronti a far marciare altri 4oo dei nostri compagni in aiuto della nostra patria. Chi non sarebbe colpito da sì grande fidanza con sì piccoli mezzi! » (1) (1 ) Considerazioni sulla rivoluzione francese, di M. de Staci T. II. pagua 3 14- P.e III.1 T. II. 17*