DEI PAESI-BASSI 57 forme agli atti di S. M., così pel clero che per l’ordine civile. Il popolo celebrava questo trionfo con immoderate allegrezze. II conte di Trauttmansdorf giunse aBrusselles nel 2.5 ottobre, in qualità di ministro plenipotenziario, ed il conte di Alton lo seguì come generale delle armi. Giuseppe II non aveva approvata la condotta di Mu-ray; ed il ministro avea ordine di annunziare e far eseguire la volontà imperiale in tutti i Paesi-Bassi. In conseguenza, dappoiché il conte di Trauttmansdorf si vide secondato dal generale Alton, prese un’attitudine militare e minacciante, e dichiarò, nel 17 decembre, agli Stati in nome di S. M. l’imperatore, che tutte le avvenute transazioni o concessioni, fatte dai governatori fino a quel giorno, erano nulle o di niun effetto; che il sovrano voleva tutte le sue disposizioni in materia civile od ecclesiastica, fatte prima del i.° aprile 1787, avessero piena ed intera esecuzione, eccettuato ciò che riguardava le intendenze ed i tribunali. Nella costernazione loro eli Stati domandarono tempo, e non si affrettarono ad obbedire; ricevettero nel 22 gennaio 1788 1’ ordine reiterato di pubblicare, fra ventiquat-tr’ore, la dichiarazione del 17 decembre 1787, sotto pena di disobbedienza, e furono obbligati di cedere alla forza. Il popolo, stupito di vedere un’assemblea convocata alle otto del mattino, erasi recato in folla intorno la camera del consiglio; la forza armata ebbe ordine di disperderlo, e sul-1’ apparenza di qualche resistenza il comandante fece tirare sui cittadini, che presero la fuga, lasciando parecchi morti e feriti sulla piazza. Tutto cedeva all’ autorità; ma a malgrado di tale completa vittoria del governo, questa giornata non fu più gloriosa per 1’ impero che pei suoi sudditi. Essa lasciò memorie che non si cancellarono più. La calma sembrava perfettamente ristabilita, tutto era rientrato nell’ ordine; solo il clero rifiutava obbedire, cd i capi della chiesa opponevano le leggi divine, che avevano giurate, alle leggi umane, che tanto meno accettare potevano, quanto che tendevano esse a distruggere la religione. Gli ecclesiastici rispettavano la potenza sovrana; ma non volevano il loro sovrano lossc pure il loro papa. L5 imperatore avea soppressi molti P.' III.a T. II. 4 »