102 CRONOLOGIA STORICA In questa malagevole posizione egli ricorse al vecchio generale Laudon, che dopo il regno di Maria Teresa viveva negletto. Questo ^ecctiio, investito del comando dell’armata di Croazia, e godendo la confidenza delle truppe, le ricondusse ben presto sul cammino della vittoria. 11 26 agosto prese Dubitza, penetrò nella Bosnia, rispinsc i Turchi davanti Novi,e il 3 ottobre s’impadronì di questa piazza. Un altro corpo d’ armata comandato dal principe Co-burgo e da Soltikof, investi Choczim, che cadde in potere degli Austriaci nel 1789; ma il corpo comandato dall’imperatore in Ungheria non sofferse che perditele Giuseppe li, che avea detto a Caterina di voler essere il suo generale nella guerra della Turchia, fece conoscere mancargli i talenti militari. Nella sconfitta riportata da quel corpo al di là di Temeswar, fu involto coi fuggitivi ed anche staccato dal suo seguito. Uno dei suoi aiutanti di campo gli disse ingenuamente clic il cavallo di sua maestà li avea superati in celerità, a malgrado gli sforzi da essi fatti per accompagnarlo. Tuttavolta egli avea divise colle truppe le fatiche di queste campagne, e 1’ aspra vita, congiunta al clima malsano dei luoghi paludosi in cui faceasi la guerra, pare aver molto contribuito ad accorciare i giorni di quel monarca. Egli ritornò a Vienna, dopo avere ottenuto un armistizio. Nella sua corrispondenza colla corte di Pctroburgo e-gli lagnavasi amaramente di portar solo il peso della guerra. Frattanto egli non potea fare a meno di non sostener la sua armata. Nel marzo 1789 si aprì la campagna; la vittoria di Rimnik, riportata il 22 settembre dai Russi ed Austriaci combinati sotto gli ordini di Souworof c di Co-burgo, arrestò i progressi dei Turchi, e le cose dagli alleati terminarono di ristabilirsi colla presa di Belgrado fatta da Laudon il 9 ottobre. Alla nuova di quest’ ultimo avvenimento, cui tenne dietro la presa di tutta la frontiera fortificata della Turchia, Giuseppe, di già malato, si recò alla cattedrale di Vienna per assistere ai rendimenti di grazie; ma la gioia prodotta da questo trionfo scemò di molto alla nuova delF insurrezione dei Paesi-Bassi. Di già ie brusche riforme fatte negli stabilimenti religiosi, a cui i Brabanzesi erano affezionati, aveano ivi inaspriti gli spiriti, sovrattutto