434 CRONOLOGIA STORICA Mansour c Zeiri, que’due uomini superbi ed ambiziosi divennero secretamente nemici, e il secondo colse il pretesto di alcune turbolenze in Africa per chiedere il permesso di ritornarvi. Alla primavera dell’anno 384 (994)?Al-Mansour vinse i Cristiani sulle frontiere di Leone, distrusse le loro fortezze, incendiò i loro templi, saccheggiò le città,portandone via i ragazzi e le figlie. Bruciò la chiesa di S. Jacopo, di cui essi aveano posti in salvo i tesori, distrusse la vicina città (i), portar ne fece a Cordova le campane, collocandole nella corte della grande moschea (2). L’anno 385 (995) si avvanzò verso la frontiera orientale, sorprese colla rapidità della sua marcia i Cristiani di Galizia e Biscaglia, che aveano riunite le loro forze sotto gli ordini di Garzia I conte di Castiglia, li tagliò a pezzi nel mese rabi 2.0 (maggio), e fece prigionieri parecchi dei loro capi, e tra questi Garzia, che pochi giorni dopo mori per le ferite,a malgrado le cure per lui prese da Al-Mansour. Egli ricusò le ragguardevoli somme offertegli per riavere il corpo di quel principe, cui restituì a’suoi sudditi avvilupato entro una stoffa di scarlatto ed oro, e rinchiuso in magnifico cataletto. Nel mese di chavval (novembre) dell’anno stesso altra vittoria riportò contra Bcrnmde II re di Leone, costringendolo a chieder pace, e per conchiuderla spedì un ambasciatore, cui poscia disconobbe c fece arrestare sotto pretesto di tradimento. Zeiri ben Athia, consolidato il suo dominio nel Magreb, non più nascose l’odio suo contra Al-Mansour; soppresse nella Khothbah il nome dell’hadjeb, appena fece menzione di quello del debole Hescham. depose tutti i governatori nominati da quel principe, e li mandò in deportazione a Ceuta. Un’armata spedita contra lui da Al-Mansour, indebolita per ie sofferte perdite, dopo una indecisa battaglia ed alterni successi, dovette in capo a 3 mesi ritirarsi a Tánger. Al-Mansour,appena ritornato da una spedizione intra- (>•) Questa città non può essere cheCompostella, la qual», separala allora sema dubbio dalla chiesa di S. Jacopo, si è dappoi ingrandita, ed oggi la rinchiude dentro le sue mura. (1) Gli autori spagnuoli dicono che le fece portar dai Cristiani e sospendere rovesciate uella moschea di Cordova per servirti di lampade.