DI PRUSSIA 3 I t sto, fece metter prigioni i tre cancellieri e i giuilici che aveano condannato il mugnaio in prima istanza, e ne destituì il presidente,benché figlio del ministro degli ailari esteri. E per compiere il disonore dei giudici, pubblicar fece il processo Verbale di quella sessione colle riflessioni seguenti: » I tribunali devono conoscere clic il menomo paesano c P ultimo perfino dei mendici é un uomo come il re,e che a tutti conviene amministrare giustizia. Davanti ad essa sono eguali tutti gli uomini: il terrazzano è eguale al princi- f»e e questi eguale al terrazzano, quando l’uno si querela dcl-’altro^nel qual caso conviene agire a seconda delle regole dell’equità, e senza distirwi/'-.e di persone. Un tribunale il quale commetta é più pericoloso e da temersi che 11011 una brigata di malfattori^ giacché contra questi si possono prendere precauzioni, laddove nessuno é in salvo contra scellerati che avviluppano sotto il manto della giustizia per soddisfare alle loro indegne passioni. » Eranvi per altro tra i magistrati condannati alcuni individui rispettabili , il cui pubblico avvilimento veniva compianto. li ministro Zedlitz, cui il re avca domandato il processo dei giudici supposti colpevoli, e il rivedere il processo, giudicò com’ essi, e la sentenza da lui pronunciata in compagnia co’ suoi assessori fu conforme alla prima. Ma Federico, messo una volta il piede sul cammino dell’arbitrio, vi persistette, e cassata la nuova sentenza, rrpristiiiò nel loro posto due giudici, condannando gli altri sei in una fortezza per un anno e. al pagamento di tutte le spese incontrate dal mugnaio, il ministro Zedlitz s’ebbe il nobile coraggio di ricusare a sottoscrivere quella dispotica ordinanza, e il pubblico glie ne seppe moltissimo grado? e diede testimonianza d’interesse verso i giudici. Federico avca sostituito al cancelliere de Furst quel Car-mer che nel 1776 avca contra di sé concitata la nobiltà, Iiroponcndo 1’ abolizione dei feudi della marca di Brande-mrgo^la quale proposizione era rimasta senza effetto, a mento principalmente della resistenza opposta dal cancelliere de Furst. Il mezzo di render rispettabile il re non era già col-l’avvilire i magistrati: quindi la sua condotta in tale rapporto poteva bene intimidire alcuni uomini corrotti 3 ma distrug-