4i4 CRONOLOGIA STORICA ca, le caserma, la moschea principale, meno vasta ma più ricca ed elegante di quella al Cordova, e.sovrattutto l’al-oacar, in cui contavansi ben 43oo coloune di preziosi marmi. Le travi, i travicelli cd i soffitti di quel palazzo erano di legno di cedro con arte intagliati; i pavimenti e le muraglie di ogni stanza coperti di mosaici, e brillavano dei più vivaci colori. Nella sala detta del Califfato vedevasi una fontana di diaspro,in mezzo a cui un cigno d’oro di ammirabile lavoro,fatto a Costantinopoli, c sotto il bacino pendeva una pietra preziosa , presente fatto dall’ imperatore Leone VI.Tutte le altre sale aveano deipari fontane di marmo di eleganti e variate forme. Il tetto era d’oro e di azzurro frammisti con buon gusto ; i tappeti, gli arazzi, le portiere tessute d’oro e di seta, rappresentavano al naturale alberi, fiori, animali. In mezzo ai giardini,c sovra una eminenza,era un padiglione sostenuto da coloune di marmo bianco, coi capitelli dorati, enei cui centro un bacino, di porfido riempiuto di argentovivo, le cui ondulazioni riflettevano i raggi del sole e il chiaror della luna. Quel palazzo,Ifche offriva un compendio delle ricchezze c delle delizie dell’ universo, fu terminato 1’ anno 3s5 (937), c costò immense somme. Comparve quest’anno nelle montagne di Gomcra un impostore di nome Hamin, che diceasi profeta, c faceva molti proseliti nelle basse classi del popolo. A due sole riduccva egli le cinque preci quotidiane, e a 12 giorni il. digiuno dell’ intero mese ramadhan; sopprimeva il pellegrinaggi« alla Mecca, le abluzioni,e permetteva l’uso della carne di porco. I suoi partigiani gli pagavano di già la decima, cui ricusavano al califfo; ma venne arrestato; e i fakihi, radunati per esaminare la sua dottrina, la condannarono,e sulla loro dichiarazione essere Hamin un furbo ed ipocrita, fu ordinato dal mdnarca che venisse impalato, e la sua testa fu mandata a Cordova. Gli apprestamenti di guerra che faceva Ramiro 11" 1 anno 326 (938) sparso avendo lo spavento nella Lusitani», a sperarsi che quando godrà la Spagna d’interna pace* il suo governo o qualche amico delle lettere e dell’ arti si occuperanno, mercè scavi ed indagini, di scoprire le rotine di quella città.