43o CRONOLOGIA STORICA stiani chc si opponevano al suo passaggio, tolse loro molto bottino, e lece prigioni d’ambi i sessi, ottenendo dai suoi soldati il sovrannoiue di Al-Mansour (vincitore pel divino aiuto); titolo cui egli giustificò in seguito colle sue imprese e coi più luminosi successi, e con cui procacciossi immortale riputazione (i). Divise tra’ suoi soldati il bottino e i prigionieri, non riserbando che una quinta parte pel califfo, senza nulla trattener per se stesso. Più ancora liberale si mostrò egli verso le truppe nel ritornare da una spedizione in Catalogna. L’antico nadjeb Abou ’1 Hacan Djafar, clic avea già altamente biasimata l’infrazione della pace coi Cristiani e 1’ alleanza col mortai nemico degli Omeyadi, si fecc lecito,in qualità di capo del tesoro, di censurare le campagne di Al-Mansour, più per lui gloriose che utili allo stato, c di paragonare l’attuale situazione della Spagna colla felicità da essa goduta sotto il pacifico regno di Al-Hakem; ma la franchezza ed alterigia di quel ministro partorirono le più fatali conseguenze. Spogliato de’ suoi impieghi e beni, fu confinato in una torre, e cinque o sei anni dopo perì per ordine del suo rivale. L’anno 371 (981) Al-Mansour entrò nel regno di Leone, prese d’assalto Zamora, s’impadronì di alcune altre piazze e più che cento borgate,distruggendone le fortificazioni, e condusse via più di 9,000 giovani prigioni d’ambo i sessi. Altri 47ooo toccarono in parte al wali di Toledo, Abdal-lah ben Abdel-Aziz, oltre un egual numero fatti da lui.decapitare ili cammino. Nell’autunno seguente que’ due capitani passarono un’altra volta il Duero, ricominciando le loro devastazioni; ma mentre i Mussulmani si riposavano in una vallata, ove trascuratamente pascevano i loro cavalli, i Cristiani, chc stavano ad osservarli dall’alto delle loro montagne. si scagliarono sovr’essi,sul loro campo, e ne trucidarono jjran parte. Peraltro la vittoria, di cui già si tenevano certi, fu lor tolta di mano dal valore e presenza di spirito di Al-Mansour, che alla testa della sua guardia c de più prodi suoi capitani riparò al disordine, rannodò i fuggitivi, e col suo esempio e le parole infiammar seppe i soldati di (1) Egli è il famoso Almanzor degli scrittori spagnuoli. che Don troppo sfigurarono il suo nome e la sua storia.