1 12 CRONOLOGIA STORICA colà dei diritti dei principi alemanni. Temendo però d’ altro canto le conseguenze di una guerra intrapresa con soverchia prccipitanza, dichiarar fece col mezzo del suo ministro eli’ egli non pensava di fare veruna aggressione, ed insisteva nella sua qualità di capo dell’impero, perchè l’elettore di Treviri desistesse dal proteggere gli armamenti degli emigrati a Coblentz; facendo intendere nel tempo stesso, nella sua nota diplomatica indiritta alla Francia, essersi uniti i sovrani per la conservazione della tranquillità pubblica, e per la garanzia e l’onore delle corone. Tale minaccia indiretta vieppiù irritò 1’ amor proprio dei Francesi. Violenti discorsi contra l’imperatore si pronunciarono dalla tribuna, accusandolo di essere il capo della lega formatasi contra Francia libera e indipendente. Egli venne accennato da Brissot come il nemico dei Francesi, e si propose domandarne soddisfazione o prevenire gli attacchi dell’ imperatore, profittando della effervescenza degli animi eh’ esisteva nella monarchia austriaca per isventare i disegni concepiti dal capo della Casa d’ Austria contra la Francia. In conseguenza di ciò l’assemblea nazionale, nella sessione del 25 gennaio 1792, richiese al re di domandare a Leopoldo una dichiarazione perentoria, per sapere s’cgli desistesse da qualunque convenzione diretta contra il popolo francese. A questa nota fece rispondere l’imperatore non aver egli armato se non nella sua qualità di capo dell’ impero e per proteggere le provincie di esso impero minacciate dalla guerra, nè la sua convenzione colle altre potenze avere altro scopo fuor che d’impedire che il re non corresse nuovi pericoli in mezzo all’anarchia in cui trovavasi la Francia. Credesi ch’egli allontanasse, per quanto potesse, il momento della rottura, e che volesse prima tentare d’imporre ai Francesi esaltati, convocando una specie di congresso europeo (1). Nel leggersi la qual nota dinanzi l’assemblea nazionale, risuonò dalla parte dei de-magogi il grido: guerra, guerra: fu destituito il ministro degli aliali esteri, e il partito dominante spinse la Francia alla guerra. Luigi XVI, per tentare un ultimo sforzo e staccare i monarchi dalla causa degli emigrati, inviò, dietro il (1) De Segur Stor. di Federico Guglielmo li, Tom. II.