472 CRONOLOGIA STORICA le riconosciuto: ma il gabinetto di Vienna rifiutava riconoscerlo, sino a tantoché l’emancipazione del Brasile non fosse pronunciata dal re di Portogallo. Avveratosi tale condizione, l’imperatore permise all’ambasciatore del Brasile di consegnargli le sue credenziali, essendoché la corte di Portogallo non era più interessata in quell’aliare. Nel 29 l’imperatore ordina che il reggimentp, Yimperatore Alessandro, morto da poco, conserverà il suo nome a perpetuità. 1826, 11 gennaro. Il gabinetto di Vienna fa pubblicare lina nota del ministro degli aftari esteri di Russia, annunciando che l’imperatore Nicolò I ha manifestato l’intenzione di conservare il sistema politico, adottato dall’imperatore Alessandro. 23 febbraio. La deputazione della dieta di Ungheria, ammessa ad offerire i felici augurii pel giorno natalizio di sua maestà, riceve una risposta da cui traspira il suo malcontento sul procedere della dieta. « Le sue operazioni, disse l’imperatore, le sue deliberazioni, i suoi risultati, raggiunsero finora lo scopo dei nostri voti, delle speranze nostre? ciò noi Io lasciamo decidere agli stati medesimi: un padre ha il diritto di fare tale inchiesta a’stioi figliuo- li.» Tuttafiata, nel 18 novembre, la dieta, già da lungo tempo tempo raccoltasi, persiste nel suo rifiuto di accettare le proposte reali sui contributi, a meno che non le si faccia giustizia sui vari reclami, relativi alle infrazioni della legge fondamentale, e a diversi altre ben cognite lagnanze. Cotali difficoltà non sono opposte unicamente dagli stati ungheresi; anche quelli della Boemia, che già in fatto non hanno se non l’ombra di una libertà costituzionale, innalzano lamenti sulla enormità dei carichi, che in quel regno pesano in ispecie sulle proprietà fondiare, alle quali i contribuenti sono tanto meno in grado di poter supplire, in quantochè i prodotti agricoli rendono appena le spese della cultura. 1827, 10 marzo. Intendesi a Vienna la morte dell’arciduchessa Leopoldina del Brasile : questa notizia desta una sensazione tanto più dolorosa, in quanto che la famiglia imperiale riteneva, che don Pedro permesso avrebbe alla sua augusta sposa, di venire in primavera nell’Europa,