DEI liE D*INGH1LTERIIA 79 all’Austria, Prussia e Gran Bretagna, legate l’una all'altra con separati trattati, di raccogliersi e deliberare in comune sulle misure da prudenza dettate. Lord Giovanni Russel, invitò il ministro a prendere più estesa cognizione dei diversi trattati in discorso onde essere in grado di soddisfare al più presto la curiosità della camera, relativamente alla situazione della Gran Bretagna verso le potenze estere. Pensava che l’invasione della Spagna fatta dalla Francia dovesse cangiare totalmente le relazioni della Gran Bretagna col governo francese; giacché sarebbe opportuno clic i ministri dopo aver sacrificati tanti milioni per cooperare alla ristaurazione della casa Borbone colla speranza che sarebbe essa la più sicura garanzìa della tranquillità dell’Europa, potessero dire al presente se ancora fossero obbligati dai trattati di non spendere un solo scellino per la causa di quella famiglia. Canning, nel testificare qualche dispiacere di aver risposto con tanta soddisfazione alla prima interpella/ione di lord Bussel, aggiunse che una rivoluzione suscitata in Francia a favore di una persona della famiglia Bonaparte sarebbe un casus federis, per cui sarebbero tenute le potenze alleate di imbrandire le armi onde respingere quell’usurpatore; che se la rivoluzione venisse promossa da altre cause, gli alleati si concerterebbero insieme sulle misure che prescrivesse la prudenza, ma che gli era impossibile come ad ogni altro uomo di stato, di garantire anticipatamente quale sarebbe il risultamento di quelle deliberazioni. Nelle sedute dei a5 e 27 marzo, chiese l’opposizione alcune spiegazioni più precise sulla posizione della Gran Bretagna rapporto alle altre potenze. Lord Hamilton domandò s’ella facesse parte della Santa Allenza; sotto quale carattere foss’ella comparsa nel congresso di Verona; se il suo rappresentante avesse preso parte nelle discussioni seguite; se egli fosse impegnato dalla maggioranza dei voti. Il ministro avea parlato dei trattati regolatori della politica della Gran Bretagna: » ma che la camera, soggiunse lord Hamilton, esamini la posizione in cui noi ci troviamo relativamente alla Francia ed alla Spagna, e dichiari se nel caso in cui i trattati fossero quali li ha annunciati il ministro, non fossimo noi tenuti di agire da due parti. Se la Spagna