DEI RE D'INGHILTERRA	!<S9
rinfacciarono al ministero di voler cangiare cosi le leggi esistenti sul traffico dei grani, dopo averle sì vivamente sostenute nella antecedente seduta, ed aver poco prima dichiarato, che discusse non verrebbero nell’attuale sessione. Confidando su quelle parole, gli affittuali ed i mercanti di grano aveano stabilito de’ contratti, i cui patti ora non potevano più eseguirsi. Molto meglio essere stato quindi il discutere interamente la quistione.
     La prima risoluzione fu ammessa il 2 di maggio ; il 5, avendo detto i ministri che la importazione, limitata sarebbe a cinquecentomille quartieri, si oppose loro che una tal quantità, realmente meschinissima, non potrebbe far cessare il malore, se desso veramente esisteva. Portman, finalmente opinava che i ministri, anziché domandare alla camera de’ poteri speciali sopra avvenimenti meramente probabili, avrebbero dovuto aspettare, che tali avvenimenti succedessero, ed allora, sotto la loro responsabilità, aprire i porti. La misura proposta dai ministri venne ben anco accusata di irregolare ed anticostituzionale.
     I	ministri risposero, che quella ac.cusa non era basata a verun principio, dappoiché nulla voleano operare senza l’autorità del parlamento, a cui avevano chiesto il permesso di agire, anziché da se stessi addottare dei mezzi, pei quali sarebbero stati costretti di chiedere un bill di indennità, per coprire con esso una marca veramente anticostituzionale. Nel 1756, epoca in cui il ministero più che in ogni altro tempo era popolare, la carestia avendo minacciato il regno nella vacanza del parlamento, i ministri chiusero i porti. Quando in appresso richiesero il bill di indennità, si ebbero le più acri censure per non aver operato giusta il loro dovere verso il parlamento. Quell’esempio era un avvertimento per l’attuai ministero: come avrebbe accolto la camera la dimanda di un bill di indennità? Egli è certo che quegli stessi membri,che riguardano il ministro come colpevole di tradimento verso i possidenti delle terre, per non voler agire che colla autorità del parlamento, non avrebbero votato in suo favore quando esso si fosse presentato supplichevole per aver agito, sotto la sua responsabilità, senza l’autorizzazione del parlamento.
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