CRONOLOGIA STORICA meritare i salarii dei giudici e nel tempo stesso proibire la venalità degli ufficii ministeriali di cui i capi delle corti di giudicatura aveano per Pinnanzi goduto il diritto di disporre mercè denaro. La proposta fu adottata. Huskisson, perseverando nel suo sistema di rivedere le leggi relative al commercio; propose il 11 marzo alcune modificazioni per quello delle colonie e il 25, la soppressione o riduzione dei diversi diritti sulle merci estere esportate. Con leggi precedenti permettevasi il commercio tra tutti i paesi dell’America e diverse colonie britanniche sopra navigli di que’paesi o «opra navigli inglesi, per altro era limitato ai legni stranieri che dalla colonia passassero al luogo cui appartenevano, e sommamente ristrette le qualità delle merci che potevano venir importate dietro tariffe su cui erano esse descritte. Permettevasi pure a quelle colonie di fare un commercio diretto con qualunque porto di Europa, purché a bordo di legni britannici. L’accordare in tal guisa il permesso ai navigli americani, aggiunse Huskisson, di commerciare sui loro vascelli, era in fatto conceder loro un privilegio non conceduto a verun stato dell’Europa ed esclusivamente devoluto agli Stati Uniti dell’America del nord, giacché le altre regioni di quel continente aveano appena una marina mercantile. Come mai, diss’egli, gli Americani del nord hanno essi corrisposto a tale favore? Nella prima sessione del loro congresso che susseguì all’aprimento di quel commercio, fecero una legge che imponeva gabelle straniere su tutti i navigli britannici naviganti tra i loro porti e le nostre colonie alle stesse condizioni e cogli stessi balzelli di quelli del nostro paese o delle nostre colonie dell’America settentrionale. E questa una pretensione inaudita negli annali del commercio, irragionevole ed ingiusta. In rappresaglia di questa condotta inattesa per parte degli Stati-Uniti, noi dovevamo scegliere tra due misure ; o vietar, come prima, qualunque relazione commerciale con essi o sottoporre a gravezze, eguali a quelle da essi imposte ai nostri, i navigli americani del nord venienti nelle nostre colonie. Si preferì l’ultima. Ma giacché permettemmo ai navigli americani del nord, di commerciare direttamente colle nostre colonie, perchè non permetterlo pure ai navigli europei ?