DELL’IMPERO DI AUSTRIA 387 ■verno è fissata a Lemberg, e sono disciolte le autorità attualmente stabilite a Cracovia. L’organizzazione verrà posta in attività col i5 ottobre. 22 agosto. Si determina un nuovo sistema per gli stipendi dell’alto clero di Ungheria. Il primate di questo regno, che godeva una rendita annua di cinquecentomila fiorini, riceverà in appresso cencinquantamila fiorini di argento. Ogni arcivescovo sessantamilie, e tutti i vercovi avranno quarantamila fiorini. Dovranno erigersi due nuovi vescovati a Kaschau e Salhmar. Il vescovato di Erlau sarà eretto iti arcivescovato. 17 settembre. Il nuovo arcivescovo di Vienna riunisce ad un pranzo i membri dei concistori ed i ministri luterani e riformati della capitale, che si trovarono Mescolati a moltissimi ecclesiastici. Dopo il pranzo, rivolse loro un discorso pieno di unzione e di carità religiosa, nello spirito più savio della pace e della tolleranza cristiana. 27 novembre. L’imperatore autorizza lo stab limetito di un concistoro generale per le chiese protestanti nella Gallizia. 21 decembre. Esce una patente imperiale per la repressione dell’usura. Gli interessi di un prestito con pegno non potranno esser maggiori del cinque per cento, nè più del sei per cento senza pegno. 24 decembre. Si ritorna in vigore la legge del 1798 sopra la censuratiti base della quale i sudditi di S. M. non potranno far inserire alcuna lettera, od articolo, nelle gaz-Kette e giornali esteri, se prima non sieno stati 'approvati dalla censura del paese. Pubblichcrassi tosto una ordinanza imperiale, relativa ai reciproci doveri de’padroni e dei servi, cd un regolamento contro il progresso del lusso, principalmente fra la gente salariata. Si crede che verrà loro prescritta una maniera particolare di abbigliarsi. 1804, 9 gennaro. E quasi impossibile che dopo una lunga guerra, la quale ebbe spezzato tutte le molle dell’ordine sociale, il brigandaggio e le depredazioni non producano anch’esse i loro guasti, e li commettano pure con più 0 meno di impunità. Un’ordinanza imperiale prescrive perciò, che d’ora in avanti le diligenze dorranno avere una scorta militare, onde proteggerle dai ladri. La forza di tale scorta