DEL REGNO DEI PAESI BASSI 337 A Ratavia. Due decreti del re, pubblicati nello Slaats-Cou* rnnt, convertono in legge i due progetti, addottati dalle camere, sul bilancio straordinario del 1822. 1822, 3 gennaro. Un decreto della corte di cassazione di Brusselles decide, che un francese non dichiarato cittadino, benché domiciliato in quella città da più che venti anni, non possa servir da testimonio in un testamento. Da ciò crasi derivato, che non potesse neppure esser testimonio ad un atto notarile; e questo errore dipende dall’aver confuso il diritto civile col diritto politico. I testamenti appartengono al diritto politico, e per conseguenza i loro testi-monii debbono esser cittadini ; gli altri atti appartengono al diritto delle genti, e quindi chiunque goda de’suoi diritti civili può esservi chiamato testimonio. Il tribunale correzionale di Charleroi condanna ad un anno di carcere ed a milacinquecento fiorini di multa Pier-rard, notaio di Jliuin, per aver fatto inserire in un giornale di Brusselles, intitolato il Vero Liberale, una lettera nella quale accusava la gendarmeria di arbitrarie vessazioni. Bisogna confessare che a quest’epoca la gendarmeria de’ Paesi Bassi, era piuttosto il terrore de’pacifici viaggiatori, di quel- lo che de1 briganti che scorrevano le strade. Non ci erano violenze, che dessa non commettesse, non vessazioni che non esercitasse: arresti arbitrarli, malvagi trattamenti, assassini'! pur anco, son delitti di cui taluni de’suoi membri si resero colpevoli, senza che giammai se ne potessero legalmente discolpare. Il i5 marzo, dopo acerrime discussioni, la seconda camera addotta il progetto di legge sull’imposta personale, alla maggioranza di tre voti. Il io aprile. Soupil, antico ufficiale francese, ha l’ordine di abbandonare il regno entro ventiquattr’ ore, e viene accompagnato alla diligenza da un ullìciale di polizia, incaricato di assicurarsi della sua partenza. Una consimile misura arbitraria era stata presa l’anno avanti contro il colonnello Brice, il quale, sebbene viaggiasse con passaporto in piena regola, era stato arrestato a Liegi. Il governo francese, presso cui si era doluto, intervenne in suo favore; ma il ministro de’ Paesi Bassi, non potendo più oltre tenerlo ili carcere, lo fece condurre, di brigata in brigala, fino alle por-T.® VÌt.* P.c III.* ,2