DELL’ OLANDA e di energicamente richiamarsi del proceder« dell’ ufficiale inglese portatore delia intimazione, che, in onta alle leggi di guerra, rimise ad un ufficiale batavo un proclama tendente a sedurre gli abitanti e le truppe, ed a torle dai loro doveri. Il 26 agosto (9 fruttifero), gli Inglesi cominciano lo sbarco nella penisola di Iielder. Il generale Daendels, alla testa di dodicimila soldati, sta al lato dell’Helder, onde opporsi ai progressi del nimico; e succedono scaramuccie sulle dune, in cui gli Inglesi sostengono qualche perdita. La flotta baiava si ritira nel Zuiderzee. Il 27 agosto (ro fruttifero), l’inimico prosegue lo sbarco, ed è posta a terra in quei paraggi un’armata di ventimila inglesi. Il generale Abercrombie annuncia con un proclama, ch’egli viene, non già qual nimico, ma come liberatore del popolo. Molti bastimenti portano bandiera e pennoni olandesi, allato al vessillo inglese. Il direttorio, con un proclama, invita i buoni cittadini, a restarsi tranquilli ed armarsi alla difesa della patria. Nella notte del 14 al i5 fruttifero (3i agosto al i.° settembre), il generai Brune parte per Arlem, collo stato maggiore, l’ufficio della posta ed una parte dell’amministrazione. In una lettera, che scrive il i5 al municipio di Amsterdam, si lagna dell’audacia degli Orangisti e degli emigrati francesi: ordina di reprimere gli empi sforzi de’primi, e far arrestare ì secondi. Gli Inglesi, padroni di tutto lo Zuiderzee, minacciano Amsterdam dal lato del mare. Alcune città della Nord-Olanda si dichiarano pel principe di Orange, e lo spirito di diserzione penetra pur anco nell’esercito. Proclami del principe ereditario di Orange circolano per le proviucie, ed un corriere, portatore di taluni, viene arrestato dal municipio di Jutphen. Il i5 settembre (29 fruttidoro), avviene il secondo sbarco di ventiseimila anglo-russi alTHelder,Nord-Olanda, co’quali hanno luogo parziali fazioni. Il generai Brune, obbligato dalle circostanze a fare un movimento retrogrado, attacca, il 19 settembre (3.° giorno complementario), tutte le posizioni inglesi e le supera colla baionetta, in onta alla più ostinata resistenza. Berghen è ritolta. Circa tremila nemici stanno sul campo di battaglia; duemila son prigioni, tra cui quaranta ufficiali, l’un de’quali è il generai russo Hermann; venticinque cannoni, cinque bandiere lono il frutto di questa battaglia, combattuta ad una lega e mezzo da Alk-