CRONOLOGIA STORICA d’America, erano autorizzati ad importare i prodotti del loro suolo nel Regno-Unito, non che nelle sue colonie in America e alle Antille; finalmente quelle colonie, erano autorizzate a comunicare liberamente con tutti i paesi del mondo, e soltanto obbligate a non ritirare alcune mercanzie, se non che dall’Inghilterra: esse poteano,nel loro traffico cogli stati americani sia del nord, sia del sud, impie- fjare navigli inglesi od americani a lor piacere, ma nelle oro relazioni colle altre parti del mondo, non poteano servirsi che di legni inglesi. Giova osservare che i bastimenti stranieri, i quali vo-leano giovarsi delle facilità accordate dalla nuova legge, doveano essere costruiti interamente nel paese, di cui portavano la bandiera; esser pur di colà il capitano e i tre quarti dell’equipaggio, e il naviglio appartenere egualmente in totalità a qualcuno del paese. L’oggetto di tali clausule, era d’impedire che una sola nazione si ponesse in possesso di soverchia quantità di legni o marinai. Si mantenne rigorosamente l’incoraggiamento dato alle pesche britanniche, escludendo qualunque intervento straniero in quel ramo di commercio marittimo. Il concedere tali facilitazioni ai legni dell’altre nazioni, dovea dipendere dall’ adottare che queste facessero un sistema di perfetta reciprocità. Il primo frutto del nuovo piano, fu un proclama del presidente degli Stati Uniti di America, del 24 agosto, il quale dichiarava che avuto avendo la certa prova, essere i porti britannici delle Antille e del-l’America continentale di nuovo aperti ai navigli degli Stati Uniti, lo sarebbero in avvenire, pei navigli inglesi impiegati in quel commercio i porti dell’Unione ; le condizioni per esservi ammessi essendo quelle stesse stabilite dalla Gran Bretagna. L’ 11 ottobre, il re dei Paesi Bassi esentò i navigli inglesi dal diritto di tonnellaggio cui erano prima sottoposti. Si aprirono trattative colla compagnia dell’Indie perchè desistesse dall’articolo della sua carta con cui ogni legno privato, la cui portata fosse al disotto di trecentocin-quanta tonnellate, non potea commerciare nell’india. Erasi riconosciuto tale restrizione porre forte ostacolo al negozio dei privati. Dichiarò la compagnia di acconsentire alla do-