DEI RE D’INGHILTERRA 107 lagna nella sua posizione non avere, uè il diritto ili riconoscere, nè quello di contrastare l’indipendenza dei nuovi stati. Che la camera dietro i documenti esistenti nell’ uffizio, avendo sotto gli occhi tutta la condotta del governo, e conoscendo la uatura delle relazioni della Gran Bretagna coi nuovi stati dell’America, non potea certamente accusare i ministri di aver mancato al loro dovere; che prima di prendere in cousiderazionc la necessità del riconoscimento, convenia esaminare, se la Gran Bretagna e i nuovi stati dell'America godessero o, no tutti i vantaggi che potea lor procurare una dichiarazione d’indipendenza e se astenendosi dal farla, mostrasse la Gran Bretagna cattive intenzioni verso i nuovi stati. Finalmente il ministro, dopo aver ricordati di nuovo gl’impegni presi dal governo britannico, terminò il suo discorso col fare alla proposta del marchese di Lan-sdown un’ammenda consistente a rigettare quella parte del proposto addrizzo che riguardava il riconoscimento dei nuovi stati dell’America. Lord Ellcnborough disse, che se la camera non adottasse l’addrizzo tale quale l’avea proposto, nulla garantirebbe, clic il governo britannico 11011 profittasse dell’occasione di favorire gl’interessi della nazione; ed impugnò in particolarità quanto avea detto il conte di Liverpool, in proposito della dichiarazione della Francia sovra qualunque intenzione per parte sua d’intervenire negli affari del nuovo mondo; ricordò gli avvenimenti dell’anno precedente; era di parere che tutti gli sforzi della Francia tendessero ad abolire in nome della Spagna, l’indipendenza dei nuovi stati. Disse che i disegni di confederazione formati contro le franchigie del genere umano, tanto più erano a temersi quanto miravano non già ad un aumento di territorio, ma alla generale sommissione degli spiriti. Non erano già secondo lui alcuni discorsi violenti, alcune invettive pronunciate nel parlamento che destassero i sentimenti ostili del grandi alleati europei contra la Gran Bretagna, ma il brillante esempio che questa presentava a tutta Europa,il quale costituiva il motivo principale della loro ostilità. D'altronde considerando i nobili destini e l’alto incivilimento cui sembravano chiamati i nuovi stati americani, non credeva egli dover limitarsi a rispettare piccoli interessi di com>