DEI RE D‘ INGHILTERRA 25 se non per mantenere con tutti i mezzi possibili in agitazione la plebaglia. Il governo prese tutte le precauzioni necessarie per prevenire i disordini ; si accantonarono, nella capitale e nei villaggi circonvicini, numerosi corpi di truppe. Una delle conseguenze di questo stato di cose fu il diferimento del-l’incoronazione del re, stata annunciata del i.° agosto. Siccome parecchi dei pari sembravano poco disposti a prender parte nel processo, fu deciso verun di loro potesse esentarsi sotto pena di un’ ammenda di cento lire per ogni uno dei tre primi giorni e di cinquanta lire per cadauno dei successivi. Nè venne ammessa altra scusa, tranne quella di aver 70 anni di età ed oltre, di essersi trovato fuori del regno il 10 luglio, in cui era stata ordinata la seconda lettura del bill, di essere impiegato in servigio del re, 0 per motivo della morte del padre, della sposa o figli. Il 17 agosto, mentre facevasi 1 appello dei pari, di cui mancarono soli 48 entrò nella camera la regina; tutti i pari alzaronsi in piedi, ella fece loro tre riverenze, e si assise sovra uua sedia a bracciuoli, stata per lei preparala accanto i gradini del trono. Era vestita di nero con velo bianco 111 sulla testa ; ed intervenne a tutte le successive sedute, accompagnata da lady Hamilton. Questa seduta, non che l’altra del giorno dopo, si passarono in discussioni vivissime, tanto sulla quistione di diritto, die sulla forma della procedura; i partigiani e consiglieri della regina sostennero non potersi legalmente procedere se non per via d’ accusa ; il procurator generale e 1’ avvocato generale del re risposero, non poter aver luogo il bill d’ accusa se non per delitto preveduto dalle leggi inglesi ; laddove quello della regina, qualificato per adulterio con uno straniero, non lo era altrimenti. Il 19, il procurator generale espose i fatti allegati contra la regina, con discorso assai circostanziato e che durò per due sedute. Nel 21, il primo testimonio Teodoro Majoc-chi fu sentito ; era egli uno dei vecchi domestici della regina ; la quale - tosto chesentipronunciare.il suo nome, si alzò precipitosamente ed uscì dalla camera. La deposizione di Majocchi, confermò quanto avea detto il procurator generale delle intime relazioni di Bergami colla regina ; egli T. 111." T.° VII." 2*