3oti CRONOLOGIA STORICA nati aranli il matrimonio, da persone maritate in seguito a dispense, bendi« in esse fatta non sia menzione della le- fittiinità di tali fanciulli. Soltanto i genitori hanno l’ob-ligo, fra tre mesi, di far la loro dichiarazione all’ ufficiale dello stato civile. Il 30 marzo. Il vescovo di Gand non fu già il solo ecclesiastico ravvolto nelle acerbe misure spiegate contro coloro che dubbiavano sulla legalità del giuramento. L’abbate Defoere redigeva da lungo tempo, a Bruges, una specie di opera periodica, Lo Spettatore beigio. Si osservò in esso una troppo grande purezza, forse anche qualche esagerazione nei principii, ed uno stile energico e persuadente. Defoere si aveva acquistato molti proseliti, ed il prodotto della sua opera era consacrato al mantenimento di uno stabilimento, ove povere fanciulle ottenevano onesta educazione. I talenti e le virtù di questo giovane sacerdote, gli valevano una specie di protezione nella sua provincia. Bastava molto meno per destare l’invidia e chiamargli addosso persecuzioni. Le opinioni religiose e politiche di Defoere, non tardarono molto a trarlo davanti la eorte speciale straordinaria di Brussclles, che, con decreto del 3» marzo, emanato dopo lunga deliberazione, lo condannò a due anni di carcere,, pel motivo che vari passi del suo giornale conleneano espressioni ingiuriose al re, contrarie al rispetto dovuto alla legge fondamentale, e tendenti a destare tra gli abitanti del regno la diffidenza, le scissure, le contese ed il disordine. La corte non indicò nel suo decretoy i passi che dessa facea delitti perchè elementi di discussioni civili; la sua decisione è dettata sulle generali, perchè non avea per base che 1’ arbitrio. L’ abbate Defoerer generalmente stimato, divenne allora l’oggetto del nazionale interesse; e la persecuzione da lui provata, parve il preludio delle altre, che colpito avrebbero dappoi gli scrittori ecclesiastici o laici che sostenessero la immunità della chiesa e tracciassero una linea di demarcazione tra l’autorità della- £otenza spirituale e quella della potenza temporale. L’abate Defoere fu dunque racchiuso nella prigione di Vil-vorde; e le instanze presentate in suo favore, così al recome agli Stati Generali, non ottennero alcun soddisfacente risultato. L’interesse medesimo, che per lui dimostrarono