334 CRONOLOGIA STORICA monsignor di Broglio loro vescovo, clic, inquisito egli pure, crasi rifugiato nella Francia. 24 inaggio. La legge sul divorzio promuove le discussioni più vive nella seconda camera degli Stati Generali. Volevasi, che al pari di Francia, la legislatura cancellasse dal codice civile questa legge immorale, che avea desolato tante famiglie c cagionato tanti sociali disastri. Tuttavia la camera decise che il divorzio, in certi casi determinabili dalla legge, sarebbe ammesso. 11 luglio. La prima camera addotta le leggi di finanza, alla semplice maggioranza di quattro voti: le discussioni già fatte nella seconda camera state erano vivissime; e queste leggi furono acremente combattute anche da persone, che il loro impiego attaccava al governo. II 16 dello stesso mese, il gran ciambellano del re, indirizzò ad otto ciambellani membri degli Stati Generali, una lettera così concepita, » Io ho l’onore di farvi conoscere, 0 signore, che, sino a nuovo 1 • • • ' r 1 ordine, voi non sarete più ammesso a fare il vostro servigio ». La disgrazia di questi deputati procedeva dall’aver essi rifiutato il loro assenso alle leggi di finanza. Il ministero credea che i loro voti dovessero essere acquistati, e che dessi sagrificar dovessero alla sua volontà la loro coscienza e la loro delicatezza. Questa misura inconsiderata l’u vivamente sentita dal pubblico, ed attrasse l’interesse generale sopra i coraggiosi deputati che ne erano colpiti. 20 luglio. Notizie di Batavia annunziano, che nell’isola di Banka, alcuni insorgenti tentarono ancora di turbare la pace di quel possedimento, impadronendosi della piazza di Koba, presso a Penkel-Pinang, ma che vennero respinti e fugati. 27 luglio. Madamigella Lcnormand, tanto nota a Parigi per la sua pratica nell’arte ingannatrice della divinazione, fa una escursione nei Paesi Bassi, ad esercitarvi il suo talento: ma siccome nel codice penale esistono disposizioni severe contro coloro che fanno gli indovini, e che con tal mezzo gettano una specie di imposta sulla pubblica credulità; così madamigella Lenomard fu tradotta dinanzi al tribunal correzionale di Lovanio, che la condannò ad un anno di carcere e ad una multa. Dietro il suo ricorso di