DEI RE D INGHILTERRA (■¡vescovo di York combattè la clausula del divorzio per essere indissolubile il nodo maritale; del quale avviso furono l’arcivescovo di Tuam in Irlanda ed i vescovi di Chester e Worcester. D’altro lato, l’arcivescovo di Cantorbery ed i vescovi di Londra e Llandall sostennero la clausula. Nell’8, non fu minore, su tale rapporto, la discrepanza. Il ministero imbarazzato opponeva che nell’eliminare la clausula del divorzio, iacea duopo altra sostituirne che rendesse legale la separazione, e si mostrò pronto di concorrere ad una misura, che lasciando sussistere il matrimonio come atto religioso, lo annullasse come contratto civile e politico, ma centoventinove' voti contra sessantadue, si dichiararono pec la sussistenza della clausula. Il 9, si lesse il bill colle poco decisive modificazioni che avea subito. Il io, la camera discusse la terza lettura, che fu ordinata con centotto voti contra novantanove. Così debole maggioranza, già preveduta dietro i scrupoli religiosi dei prelati e di parecchi membri che votarono unitamente all’opposizione, cangiò l’andamento delle cose. Lord Dacre annunciò essere portatore di una petizione della regina che domandava si ascoltassero j suoi consiglieri contra il bill alla tribuna. Allora il conte di Liverpool, disse essere d’avviso che fosse inutile tale pratica. » Se, diss’egli, vi fosse stato per la terza lettura la stessa maggioranza della seconda, avrei creduto di mio dovere inviare il bill alla camera dei comuni, ma nella circostanza attuale propongo venga aggiornata a sei mesi, la terza lettura del bill. Questa, com’ è noto, è la formula usata per annunciare che si rinuncia ad una proposta. Lord Grcy, non contento di ciò, espresse la sua indignazione per la parzialità dei ministri e 1’ imprudenza di lor condotta che da più mesi teneva il regno in agitazione e somministrava ai nemici del-1’ ordine e della tranquilità nuove armi. La proposta di lord Liverpool posta ai voti fu adottata senza contrasti. La camera si aggiornò pel 23, nel qual giorno, all’ aprirsi della tornata dei comuni, annunciò Derp-man che andava a far lettura di un messaggio della regina: nel momento stesso entrò I’ uscire della camera dei pari e tosto si udirono le grida di ritiratevi, ritiratevi e si ordinò a Dcnman di continuare. Nondimeno l’usciere invitò la ca-