6 CRONOLOGIA STORICA i membri Jcllc due camere del parlamento prestarono il giù* ramento. La camera dei comuui venne aggiornata pel 17 febbraro. L’argomento che in mezzo ai cambiamenti prodotti dalla morte del re, fermava maggiormente l’attenzione del pubblico, era la posizione in cui andava a trovarsi la sposa del nuovo monarca. In Inghilterra, spargevansi voci poco per lei vantaggiose, ed era opinione si prenderebbe sul suo conto qualche misura. E difatti fu questo il primo oggetto di cui si occupò seriamente il gabinetto. Nell’ 11 febbraro, si statuì «on ordine del giorno che, per l’avvenire nella liturgia si pregherebbe pel re e la famiglia regia, senza far menzione particolare della regina. Poscia si ventilò la quistione del divorzio. I giureconsulti della corona, consultati in proposito, erano stati d’avviso eh’esso non potesse aver luogo legalmente. Si disse, che il parere del re differisce tanto da quello dei suoi consiglieri responsabili che questi avessero data la lor dimissione. Finalmente parve che il re sacrificasse i suoi sentimenti personali, ai consigli costituzionali della corona, e si procuro d’indur la regina a non recarsi in Inghilterra. Nel 17, si raccolsero le due camere: il re annunciò loro con messaggio, la sua intenzione di convocare immediatamente un nuovo parlamento, raccomandando ad esse, sinché si aprisse, di provvedere con adatte misure al pubblico servigio. Nel 21, la camera dei comuni votò ottocentomila lire pel servigio dell’anno, e duecentotrcntamila per la lista civile; adottò una risoluzione di prelevare dai sussidii, non disposti nell’anno 1819, una somma di sette milioni di lire, da applicarsi all’esercizio del 1820. In tale occasione Tier-ney domandò, se fosse compresa nella lista civile la pensione per la regina, e fu dal cancelliere dello scacchiere dichiarato^ che in avvenire l’annuale che pagavasi alla principessa di (jalles, lo sarebbe invece alla regina. Si adottarono egualmente gli altri bill, riguardanti l’armata e la marina; e nel 28, fu chiusa la sessione da una commissione; chiudendo il regio discorso, col testificare la sua sincera soddisfazione pegl’ importanti servigii resi dal parlamento alla patria, in circostanze, in cui i tentativi e le