458 CRONOLOGIA STORICA probi e virtuosi cittadini. Sta a voi il conformare i giovani, {»ercliè tali riescano. Coloro che sono al mio servizio deb->ono insegnare quello che io ordino: coloro che ciò fare non possono, o che vogliono idee novelle, ponno andarsene o Faranno da me allontanati ». L’armata passa il Po, e marcia in tre colonne sulle frontiere di Napoli. Un corpo di quarantamila uomini si mostrerà tantosto sul Trotto, e, se i Napoletani faranno fronte, lo seguirà il resto dell’armata, che. è forte di ottantamila soldati. Il re di Napoli non acconsenti, che con tutta la ripugnanza, alla marcia delle truppe austriache sopra de’suoi stati. Nel 12 febbraio, lord Stewart, ambasciatore d’ Inghilterra, spedisce da Lubiana un corriere a Napoli, onde il comandante delle forze navali di S. M. Brittanica abbandoni i paraggi di Napoli, al momento che le truppe austriache si avvicinassero alle frontiere di quel regno. Nel x3, si pubblica la dichiarazione del congresso di Lubiana nella gazzetta ufficiale di Vienna, relativamente agli affari di Napoli; e venne osservato che questo documento non è nè datato nè sottoscritto. In questo congresso vengono decise la servitù dell’Italia al potere assoluto, e ritrattate, nel modo più formale, tutte le promesse della libertà costituzionale, che i sovrani alleati aveano cotanto solennemente assicurate ai popoli della Germania e dell’Italia, nel 1813 e 1814> Reco brevemente la sostanza di una tale dichiarazione. Lo scoppiare della rivoluzione di Napoli, e lo stabilimento forzato della costituzione delle cprtes ili quel regno, iittrassero le premure e richiamaronvi sopra l’attenzione delle potenze alleate, La rivoluzione di Napoli ripercosso aveva su tutti gli altri stati dell’Italia c minacciava in ispecie i possedimenti austriaci della penisola: era giocoforza adunque che l’imperatore avvisasse ai mezzi di arrestarne i progressi, e su ciò accordaronsi pe fettamente i sovrani della Russia e della Trussia. Peculiari considerazioni per altro obbligarono il governo inglese a non accedervi, e quello di Francia ad accedervi bensì, ma con talune restrizioni. I sovrani alleati dichiararono al re di Napoli, che recato crasi a Lubiana, esser dessi risolutamente fermi a non lasciar sussistere un regime, che un partito senza titoli e senza potere, con mezzi i più criminosi, aveva imposto al regno delle