DEI HE D'INGHILTERRA 77 quattro lire^ il debito non fondato, di quarantatre milioni cinquecentoventiseimila seiccntosessanta lire; gl’interessi dell’uno e dell’altro, di ventinove milioni duecentosessan-taduemila settccentocinquantadue lire: la riduzione totale era dunque stata di tre milioni cinquecentouiila lire, per anno medio; ed in totalità sarebbe stata di circa trentacin-que milioni, ove non avesse avuto luogo la conversione del cinque nel quattro per cento, che avea aggiunto sette milioni duecentomila lire al debito fondato e due milioni set-tecentoinila al non fondato. I bill proposti dal cancelliere dello scacchiere, passarono a quasi unanimità di voti. Nel 21 marzo, il conte di Liverpool nel presentare quei bill alla camera dei pari, disse che la fortuna pubblica della Gran Bretagna avea aumentato per le guerre da lei dovute sostenere; poiché la guerra col creare nuovi bisogni e sfoghi per l’innanzi sconosciuti, stimola l’industria e per conseguenza accresce il capitale della nazione. Il ministro attribuiva tutte le difficoltà incontrate dall’Inghilterra dopo cessate le ostilità all’alzamento ed abbassamento troppo subitaneo de’vari generi di proprietà. I bill passarono il 24 marzo nella camera alta senza grande opposizione. Il giorno in cui si prendeva in esame il voto dell’ armata (Mutiny bill), propose il colonnello Davies che in avvenire nessun ulfìziale venisse destituito senz’essere prima giudicato da un consiglio di guerra. Osservò, che dall’anno 1795, erano stati congedati dal servigio senza previo giudizio noveccntonovantotto ufliziali, e opinava che quel diritto di destituire, riguardato quale prerogativa delia corona, non dovesse praticarsi se non che pegli interessi della nazione. Lord Hntchinson sostenne egualmente esorbitante quel potere e pregiudizievole al ben pubblico, e benché fosse duopo che quella regia prerogativa venisse generalmente esercitata con umaniia, era persuaso si sarebbero impedite grandi ingiustizie, ove ufliziali di terra e di mare avessero potuto giustificarsi davanti una corte marziale ; siccome fatto avrebbe sir Roberto Wilson, che non avea commesso verun errore ed anzi risparmiata l’effusione di tanto sangue. Lord Palmcrston, segretario di stato per la guerra, si contentò di far osservare, che la proposta emenda tendeva