4*4 CRONOLOGIA STORICA siano, si mettono in cammino per congiuugersi all1 armata austriaca. i.° settembre. Gli imperadori di Austria c di Russia, ed il re di Prussia, si riuniscono nel campo vicino a Teplitz. Nel 7, si stanno di fronte, e si osservano mutuamente le opposte armate austriaca e bavarese. Lord Aberdeen, ambasciatore straordinario della Gran Bretagna alla corte di Austria, avea, nel 5, presentato all’imperatore le sue credenziali. Il 9, altre*promozioni hanno luogo nell’armata. Il viceré di Italia, attacca, nel 6, la posizione austriaca di Festriz sulla destra della Drava, presso di Rossek; il grosso del suo corpo si porta sulla fronte della linea austriaca, mentre una forte colonna si dirigge, pel Barenthal, contro le montagne occupate dalle truppe austriache. Ad otto ore della sera, l’ala sinistra di queste truppe fu respinta dalle montagne. Il generale di artiglieria, barone de Stellcr, ritira le truppe dalla posizione di Festriz, e si porta sulla sinistra della Drava, dopo aver rotto i ponti tratti su quelle acque. Nel r5 ottobre, il principe di Schwartzenberg annuncia, nell’ordine del giorno, che il domani sarà commesso battaglia generale e decisiva. Dessa ebbe infatti luogo nel dimani, ma i risultati definitivi non furono decisi che nella battaglia di Lipsia, datasi il 18, che fece perdere a Napoleone l’aspetto vittorioso, che sino allora aveva conservato. Più ampii dettagli su questa compale, si leggono nel quinto volume della terza parte di quest’ opera. 9 novembre. La parte settentrionale della Boemia è desolata dalla troppo lunga presenza dell’armata austriaca, cd in ispecie dal passaggio e dal soggiorno dei corpi russi c prussiani. Il paese fu esausto dalle forniture e dalle requisizioni di ogni sorte. I coltivatori hanno perduto tutti i loro raccolti, ed i bestiami furono condotti via. Non si fa altro che fortificare le piazze di questo regno, e Praga principalmente, le cui difese non erano state da lungo tempo restaurate. 28 decembre. Il comando supremo dell’armata austriaca in Italia, viene affidato al feldmaresciallo conte di Bel-legarde. II numero delle famiglie serviane, che, per sottrarsi al giogo de’ turchi, eransi rifugiate sul territorio austriaco, ascende già a più clic ventiquattromila. Tra i rifu-