72 CRONOLOGIA STORICA dea posto nella camera: ma erasi recalo a Liverpool per farsi di nuovo eleggere a deputato di quella città. Peci, clic lo sostituiva teinporariamente presso la camera, espresse ia nome del ministero la sua soddisfazione pereliè tutti gli oratori che aveano parlato, fossero concorsi a votare 1’ ad-drizzo al re; indi soggiunse: » I principii che diressero il ministero sono quegliuo stessi da lui sostenuti gli anni 1793 e 1801: che ciascun stato debba essere il solo giudice dei mutamenti cui crede necessario introdurre nella forma del suo governo; per conseguenza ingiusto e da impedirsi ogni intervento in tale soggetto; i diritti degli stati al pari di quelli dei privati, se risultano esercitati in guisa da nuo-cere ai loro vicini , son posti a censura ; la necessità però d’intervento straniero dev’ essere nella maniera più chiara provata. Devo dire che quanto alla Spagna nulla veggo nelle istituzioni di quel paese che autorizzar possa verun intervento per parte della Gran Bretagna; e scorgo al tempo stesso poter noi giustamente e con accento fermo ed amichevole rappresentare alla Spagna la necessità di fare alcune concessioni. Ancora speriamo poter mantenersi la pace; questo è l’interesse di tutta l'Europa e special incute della Francia. Parve credersi che il discorso del re di Francia significasse che al momento in cui si trovasse libero Ferdinando VII, rimarrebbero abolite le istituzioni della Spagna; non sono d’avviso che sia ben fondata tale interpretazione: disse il re di Francia: Lasciale Ubero Ferdi-nando di dare ai suoi popoli le istituzioni di’ essi non possono ricevere che da lui solo. Questo invero è enunciare il principio che le istituzioni di un paese non possono procedere se non dal re; principio che impedisce alla Gran Bretagna di approvare il discorso del re francese. Stabilisce l’altro principio che in qualunque paese il monarca non solo sia esente da ogni violenza, ma che goda altresì di una libertà assoluta. Non voglio per altro sostenere che un tale principio possa giustificare l’intervento di una potenza straniera. E mio intimo convincimento doversi conservare la pace. Il mondo non si è ancora riavuto dalle calamità di una guerra tre utenti«. Lungi da noi il pensiero di rallegrarci della decadenza di qualche stato vicino; invece di guardar con occhio di dispiacere la prosperità dell’ altre