DELL'IMPERO DI AUSTRIA 38^ bili. Sono scoperte malversazioni ed infedeltà, ed un gran numero di ricevitori infedeli sono tradotti ai tribunali di Vienna. 15 marzo. Il'celebre Klopstok, autore di un poema epico, la Messiade, muore ad Amburgo di settantanove anni. Questo patriarca della poesia tedesca lasciava alla sua patria una epopea, che non è punto inferiore al Paradiso perduto di Milton. Le sue esequie vengono celebrate con pompa straordinaria il 22 di marzo. 9 aprile. Il governo austriaco non si occupa soltanto delle scienze economiche e militari, ma la sua sollecitudine si estende pur anco, su tuttociò che puote perfezionare le belle arti. Fa viaggiare uomini distinti pel loro genio ed erudizione, onde ricercare i prodotti più begli della antichità e dèi moderni tempi. Il barone di Carnea StatFaner, consigliere intimo dell’imperatore, spedisce a S. M. parecchi monumenti di arte, che egli scoprì, nella sua missione scientifica in Istria^ in Dalmazia ed Albania. Tra questi primeggiano: i.° un torso di marmo di Paro, trovato nelle miniere di Salona in Dalmazia, di sette piedi e mezzo di altezza, rappresentante un eroe nudo, ritto, appoggiato ad un tronco di albero, su cui posa la sua clamide; 2.0 una Minerva di bronzo di Corinto, trovata sulle coste della Dalmazia, presso di Xa-Ostrogh, alta otto piedi; 3.° una Madonna col bambino che dorme, di Alvise Vivarino veneto, trovata a Pirano nell’ Istria ; 4-° una battaglia navale, quadro dipinto all’olio, pure trovato a Pirano, di una grandezza di undeci piedi sopra ventidue di larghezza. E questo uno dei capi ¿’.opera di Tintóretto, fatto a richiesta del senato veneto. Rappresenta la celebre battaglia favolosa tra le flotte alemanna e viniziana, presso al Capo Salvèra, nei paraggi di Pirano, la cui epoca è fissata al 1177; 5.° Il busto di Santorius Santorio, trovato a Capo d’Istria, dipinto all’olio sul marmo. 17 aprile. L’imperator di Marocco domanda alla casa di Austria, come attualmente posseditrice del territorio e della marina di Venezia, il tributo che a lui pagava quella repubblica. Il ao aprile, l’imperatore!, fissa a tutto l’ultimo decembre di questo anno, il perdono generale che egli ebbe T.° VII.'1 P.r III.’ ' 25