DEI RE D’INGHILTERRA n5 vo del suo viaggio era di ottener dal re della Gran Bretagna soccorsi per sostenere la sua autorità vacillante dopo la morte paterna ; secondo altri, per visitare i diversi stali di Europa, onde osservare gli effetti dell1 incivilimento ed introdurre nella sua patria salutari riforme. Mentre il re e la sua sposa doveano venir presentati a S. ¡VI. britannica, furono colti entrambi da polmonia prodotta dal cangiamento di clima ed abitudini. La regina morì 1' 8 luglio, e sci giorni dopo la seguì il suo sposo. Imbalsamati i loro corpi rimasero esposti pubblicamente per qualche giorno colle insegne del loro grado, e vestiti nel costume del loro paese. Giorgio IV ordinò che, giusta le lor ultime disposizioni, le spoglie mortali venissero trasferite a bordo di una fregata ad Ovaihy; venir fece alla sua ftresenza le persone del seguito, ed ordinò a Cauning far oro ricchi presenti. Nel 17 marzo, si soscrisse il trattato per lo scambio dei territorii dell’india col regno dei Paesi Bassi; il 2 aprile, e il 16 giugno, seguirono colla Prussia e la Danimarca trattati di commercio, basati sulla reciprocità; altro tratlato si fermò il 6 novembre colla Svezia per P abolizione della tratta de1 Negri; accordandosi le due parti contraenti il reciproco diritto di visita. La Gran Bretagna offrì in quest1 anno un fenomeno rimarchevole, non avendo i dibattimenti parlamentar» presentato che qualche divergenza di opinioni intorno ai fatti, e tutti essendo d1 accordo sui principii ; pareva già estinto Io spirito di parte, e il ministero associatosi agl1 interessi nazionali, non più incontrava oppositori. In quest1 anno erano sottoscritti imprestiti pei Greci, per Napoli e pei nuovi stati d1 America, che ascendevano complessivamente a dieci milioni seicentocinquantamila lire; crearonsi azioni per niente meno di cento ventiquattro milioni di lire per la costruzione di strade di ferroj che doveano'attraversare PInghilterra e per lo scavo aelle mi-miniere nel Messico. In Irlanda era insorta una società cattolica contra quella degli orangisti, che si era tosto prodigiosamente estesa. Parecchie petizioni dirette al parlamento per chiederne la soppressione, erano state rimesse al comitato d«lle inve«