4 ro CRONOLOGIA STORICA ritto di libera navigazione nel Mar Nero, e di passarvi pei Dardanelli, senza alcuna molestia da parte delle autorità ottomane, sia nell’ andata che nel ritorno. Questo privilegio, a cui mirava il ministero austriaco sino dai primi anni del monarca attuale, rese florido il commercio di Trieste, di Fiume e degli altri porti austriaci dell’adriatico. Un gran numero di legni carichi di ogni sorta di merce, recavasi ogni anno nei porti russi del Mar Nero, e riporta-tavano carichi di frumento. Nel momento in cui scoppiò la guerra tra la Porta e la Russia, il ministero ottomano riguardò l’Austria come alleata della Russia, e, non volendo permettere che questa avesse, o direttamente, o col mezzo de’ suoi sudditi negozianti, alcuna comunicazione co’ suoi alleati, per la via dei mari che erano sotto 1’ esclusivo dominio della Porta, tolse all’Austria il privilegio di cui parliamo. Nel 5, la dieta di Ungheria terminò le sue sedute. 2i decembrc. Ogni suddito ottomano, che voglia godere nell’Austria dei diritti che dessa accorda a suoi sudditi, deve far venire la moglie ed i figli sugli stati ereditari, e pagare tutti i contributi come gli altri abitatori austriaci. 1809, 27 gennaro. Gli stati dell’Ungheria ripetono la domanda della introduzione della lingua ungarese nelle amministrazioni e nei tribunali di quel regno, a cui la corte non volea giammai acconsentire. 11 2 febbraro, si formò a Vienna una società di orientalisti, proponentesi di pubblicare una raccolta periodica dedicata alle lingue ed alle letterature dell’Oriente. Il conte Venceslao de Rezewuscky si incaricò delle spese di questa edizione. 11 febbraro. L’ambizione del capo del governo francese, aveva allarmato' tutti gli stati dell’ Europa, che si tenea-no nella maggior attenzione. L’imperatore di Austria era stato costretto di cedere buona parte de’ suoi possedimenti e di accettar le leggi di un usurpatore fortunato. Veggendo ora Bonaparte .affaccendato nella Spagna, credette giunta l’ora propizia di sottrarre 1’ Alemagna a quel giogo di piombo. Fece perciò considerevoli armamenti, mascherandone costantemente lo scopo. Ma all’epoca, ove giungemmo ora, i romori di guerra erano generali, nè più alcuno dubitava che ella non dovesse scoppiare ben tosto, e pensavasi che