i4o CRONOLOGIA STORICA collocato, vi rimarrò fedele sino all1 ultimo giorno di mia vita. Così Iddio mi aiuti. » Questa dichiarazione fatta da un principe universalmente amato e rispettato ed inoltre erede presuntivo della corona, non potea mancar di produrre una profonda impressione sul pubblico e sul parlamento, e se n' ebbe una prova il 24 aprile alla camera dei comuni, in cui discuteva-si un bill sulle franchigie elettorali proponendosi cangiarne la tassa rapporto aU’Irlanda c portarla a io lire di rendita costituita sulle proprietà. Brougham che lo impugnava, alla seconda sua lettura, disse, «Non voglio nella discussione di quest’ affare far cenno di ciò eli’ è avvenuto ieri alla camera dei pari se non come di un argomento storico. Tuttavolta intesi allegare alcuni brani di un discorso, che mi causarono vivi allarmi, non solamente per la regolarità del governo, ma altresì per la sicurezza della costituzione e la stabilità della monarchia, quale fu fissata colle leggi del 1688. I brani a cui alludo, mi produssero sì viva inquietudine, che studiai porre in contingenza la loro realtà. Senza dubbio i giornali vollero diffamare ’l per-sonaggio augusto cui li attribuiscono*, giacché nessuno potrà credere che un principe di quella casa, che occupa il trono in forza della rivoluzione del 1688, abbia altamente dichiarato che qualunque cosa accadesse, quando trovasscsi in una altra posizione ; se tutto .... » Qui Brougham fu interrotto dalle acclamazioni dell’opposizione e dalle grida all’ordine del lato opposto. Chiese espressamente Plunkett che fosse richiamato all’ordine, o almeno ingiunto di non continuare. Ma l’oratore della camera credette non dover adottare veruno di que’ due partiti, non avendo Brougham detto nulla di offensivo i regolamenti della camera. Quest’ultimo quindi riprese la parola c dopo aver sostenuto che lo si avea interrotto a torto senza che fosse terminata la frase, disse, che i membri della camera dei comuni aveano il diritto di intromettersi nei discorsi pronunciati da quelli dell’altra, come provavaio quanto avveniva nelle sedute. » Sarebbe viltà, soggiunse egli, il dire: Voi potete parlare contra i vescovi, il cancelliere, e la camera intera, ma non già contra l’erede presuntivo della corona-, giacché se voi proferite una sola parola che, io