9i CRONOLOGIA STORICA rebbc già nel cammino, ed occuperebbesi coll’estrema prc^ mura ad esaminare ciò, che ancora fosse suscettivo di economia. Tale e si franca esposizione, riportò tutti i voti e l’opposizione felicitò il cancelliere dello scacchiere sullo stato delle finanze, sulle speranze che lanciava di minorare le imposte e sui principii liberali adottati dai ministri a prò del commercio. Nel 19 luglio, la sessione del parlamento venne chiusa col mezzo di commissarii. Il discorso del re, manifestava la Viva soddisfazione provata da S. M. pei lavori delle due camere. In Inghilterra gli animi erano ancora fortemente agitati, in proposito della guerra di Spagna. A malgrado il proclama del 19 giugno, che vietava a tutti i sudditi della Gran Bretagna di prender parte nelle ostilità che avvenivano in quella penisola, sir Robert Wilson ed altri uffiziali si portarono a combattere tra le file degli Spagnuoli, e si fecero pubblicamente delle soscrizioni a favore di quella nazione; quella del consiglio generale della città fu di lire mille. Ma il nuovo imprestito delle Cortes non trovò molti soscrittori. Al contrario i governi delle antiche colonie spagnuole, anche le meno solidamente stabilite, poterono di leggieri rea* lizzare gl’imprestiti proposti. All’epoca della rielezione annuale del lord podestà de Londra, il 29 settembre, cadde la scelta sull’aldermanno Waithman, uno dei membri più pronunciati dell’opposizione. La sanzione regia, senza la quale egli non poteva entrare nelle funzioni, gli fu per tre volte contrastata, e non la ottenne se non nell’ultima; nondimeno riportò l’accoglimento il più amichevole del ministro, tra le cui mani andò a prestar giuramento e il re stesso manifestò la sua benevolenza verso la gran deputazione del corpo municipale che si recò a complimentarlo. Dopo la caduta del governo delle Cortes, i rifugiati spagnnoli che cercarono asilo in Inghilterra, vi vennero accolti col più vivo interesse; si aprirono sottoscrizioni in lor favore, e il governo accordò ad essi soccorsi. Il consiglio del re di Spagna, avea provocata la riunione di un congresso delle grandi potenze europee per