ao5 CHONOL. STOfi. DEI RE CINGHILI'. Si icppe che una flotta venuta dall’Egitto era entrata nel porto di Navarino in Morea, e che di là operar doveva contro dei Greci. Il io novembre, l’ammiragliato ricevette la nuova officiale che, il 21 ottobre precedente, le squadre delle tre potenze alleate aveano battagliato la flotta egizia nel porto di Navarino, e 1’aveano (juasi interamente distrutta. Gli ammiragli cristiani voleano rinnovare proposte di pace ai comandanti della flotta turca; ma i parlamentari inglesi venivano accolti a colpi di fucile: così succedeva l’attacco. L’ ammiraglio Codrington rese giustizia alla bravura con cui le squadre francese e russa aveano contribuito alla vittoria sopra de’Turchi. Gl’Inglesi ebbero settanta morti e cent’ottanta feriti. Un capitano turco, tra quelli fatti prigioni, venne incaricato di notificare, ad Ibraim pascià ed agli altri comandanti delle truppe turche nella Morea, che se un colpo solo di fucile o di cannone fosse ancora tirato sopra un legno, qual egli si fosse, delle potenze alleate, quanto restava di vascelli turchi, come pure i forti di Navarino, sarebbero distrutti; e questo nuovo atto di ostilità sarebbe considerato come una formale dichiarazione di guerra, da parte della Porta, contro le tre potenze alleate, che cagionerebbe le più terribili conseguenze contro il gransignore ed i suoi pascià. Verso il finire dell’anno, corsero alcune voci sul presunto ritiro di lord Goderich: diceasi che questo ministro chiesto avesse istantemente la sua rinunzia. Siccome tali dicerie ogni giorno moltiplicavano, così il pubblico si aspettava un cangiamento nel ministero. Nella Irlanda, le assemblee dei cattolici furono frequenti e numerose, ma non fu minimamente la pubblica tranquillità intorbidita.