OONOLOGIA STORICA Poco dopo l’arrivo della regina, si cominciò a dirigerle addrizzi per felicitarla del suo felice ritorno ed assicurarla dell’amore e dell’appoggio del popolo: la città di Londra ne die’ 1’ esempio, e presentò pure alle due camere del parlamento una petizione contra 1’ ammissione del bill sulle pene e punizioni, la quale fu rigettata dalla camera dei pari, come un intervento inescusabile nella procedura giudiziaria. Giunsero poscia alla regina addrizzi da grandissimo numero di municipalità, corporazioni e corpi diversi ; che venivano presentati da numerose deputazioni e rivestiti di numerose firme; quello delle donne maritate di una sola contea ne contcnea ben quindicimila, ma presso che tutte della inferior classe della società. Le risposte della regina furono da prima tranquille, moderate e perfettamente analoghe alla sua situazione ; ma a misura che si rendeva più critica la sua situazione, facevasi più violento ed altero iL tuono delle sue risposte; eh’erano in certa guisa l’eco riverberato delle virulenti apostrofi di alcuni libelli pubblicati a sua difesa. Ma nè la regina, nè i suoi consiglieri conosciuto aveano naturalmente veruna'parte a quelle diatribe, che vennero attribuite ad uno scrittore politico ben noto. Si potè più che una volta rimarcarvi l’idea di calcolare sulla forza fisica del popolo per resistere all’ oppressione dond’ era minacciata, e sull’ espressioni che poteano venire interpretate come un appello ai soldati per invitarli a non cooperare a quell’ epoca ingiusta ed anticostituzionale. Il 7 agosto, la regina eh’ era passata a soggiornare a Brandenburgh-House nel villaggio d’Hammersmitli all’ovest di Londra, scrisse lettera al re, in cui dopo aver ricapitolato quanto era avvenuto sino a quel momento, chiedeva di essere giudicata, giusta il diritto comune, da una corte di giurati tratti dal popolo, protestando contra qualunque altra forma e non cedere se non alla sola violenza. A misura che avvicinavasi il giorno fissato per la seconda lettura del bill, più vive divenivano le inquietudini degli uomini pacifici, i quali temevano non venisse alferata la pubblica tranquilità. Dicevasi essere intenzione della regina, recarsi ogni giorno in gran pompa alla camera dei pari pendente il proccsso: c ctedcasi che in ciò non fosse